I robot da cucina con l’intelligenza artificiale sono pronti a portare innovazione in cucina. E questa volta l’Italia non poteva non farsi trovare in prima fila. Ecco allora Liffo, un robot da cucina delle dimensioni di un microonde che non si limita come i modelli tradizionali a mescolare gli ingredienti o a cuocere a tempo: lui li conserva, li elabora e, soprattutto, impara. Una sorta di personal chef che non si stanca mai e che, anzi, migliora col tempo perché non solo è dotato di intelligenza artificiale ma grazie al machine learning non smette mai di apprendere. Come avere una combo Artusi-Marchesi, un ricettario e un master chef, a tua completa disposizione.
Un robot tutto italiano
L’idea nasce in Emilia, tra le mani e la testa degli ingegneri della Robomagister. “Un sogno che coltivavo da più di dieci anni”, racconta Massimiliano Delsante, fondatore e amministratore delegato dell’azienda. “Unire la mia passione per l’innovazione con quella per la cucina e creare un robot che facesse tutto da solo”. Un sogno che ora ha preso forma in un dispositivo il cui nome ‘Liffo’ risuona nella gastronomia reggiana a indicare il buongustaio che ama il cibo e la sua cultura, grande quanto un microonde, dal design minimale, pronto a infilarsi – a differenza dei mastodontici robot da ristorante – nelle cucine degli italiani per diventarne, nelle intenzioni, il centro motore.
Liffo, per servirvi (ecco come funziona)
Se l’aspetto è “antropomorfo con il coperchio dotato di quelle grandi ‘orecchie’ che sono un suo tratto distintivo”, il design, come spiega ancora Delsante, è studiato per comunicare la facilità di relazione all’interno di un contesto familiare.
Ma come funziona Liffo? È molto semplice. L’utente può scegliere tra le centinaia disponibili una ricetta sul display completamente touchscreen, inserisce gli ingredienti in proporzione fino a un massimo di 8 persone e il resto lo fa Liffo. Il robot può conservare gli alimenti fino a 24 ore grazie al sistema di raffreddamento (così da poter pianificare con un giorno d’anticipo), li riconosce, li pesa, ne conosce il grado di cottura, avvia la preparazione al momento giusto e monitora in totale autonomia il grado di cottura (fino a 180 gradi).
La pentola in acciaio da 4 litri con riscaldamento a induzione e pala integrata mescola e cuoce. L’acqua? La dosa lui dal serbatoio da un 1,5 litri, facendoci trovare il piatto pronto all’ora selezionata, senza bisogno che qualcuno sia presente o gli dia ulteriori comandi. Il tutto in completa autonomia e senza necessità di alcuna supervisione (ma se proprio non vi fidate potete sempre sbirciare mentre è all’opera tramite l’app disponibile sia per Android che per iOS, ovunque tu sia: la videocamera è integrata nel coperchio).
Fonte : Wired