Papa Francesco in convalescenza a Santa Marta: immunologo spiega dieta corretta da seguire

Domenica, Papa Francesco ha lasciato il Gemelli di Roma, dove è stato ricoverato per 38 giorni a causa di una polmonite bilaterale, ed è rientrato a Santa Marta per la riabilitazione. La convalescenza prosegue tra terapia farmacologica, fisioterapia motoria e respiratoria, momenti di preghiera personale e la Messa concelebrata nella cappellina privata del secondo piano a Santa Marta. “Sta seguendo la convalescenza nei termini descritti dai medici sabato”, ha spiegato la Sala Stampa della Santa Sede, come riporta Vatican News. Alfieri e Carbone riferivano che il Papa dovrà proseguire parzialmente la terapia farmacologica “ancora per molto tempo e per via orale” e a tempo pieno le fisioterapie motoria e respiratoria (le stesse a cui si è sottoposto in tutti i giorni di ricovero al Gemelli), con la raccomandazione di evitare per il momento incontri, singoli e di gruppo. La fase di convalescenza sarà dunque delicata e, come in ogni percorso di recupero, anche l’alimentazione avrà un ruolo fondamentale. Ma in che modo Bergoglio dovrebbe organizzare il suo piano alimentare per il recupero fisico? In un’intervista all’Adnkronos Salute, l’immunologo Mauro Minelli, docente di Nutrizione umana e nutraceutica presso l’Università Lum, ha suggerito le linee guida su cui dovrebbe basarsi la “dieta di Santa Marta”, un regime nutrizionale adeguato alle caratteristiche e alle condizioni di un paziente come il Pontefice.

Una dieta su misura per la ripresa

“Per facilitare una piena ripresa bisognerebbe pensare anche ai suoi schemi alimentari quotidiani, con l’obiettivo di contrastare la ritenzione idrica e favorire la guarigione senza compromettere le difese immunitarie. La sua dieta dovrebbe essere bilanciata e adattata alle sue esigenze di salute”, ha sottolineato Minelli. Nel dettaglio, secondo l’immunologo, il piano alimentare del Papa “dovrebbe contenere alimenti di facile digeribilità, ricchi di vitamine e antiossidanti per supportare il sistema immunitario. Sarebbe molto utile il giusto apporto di grassi sani e di poco sodio per proteggere la salute cardiovascolare”. Un altro aspetto chiave suggerito dall’esperto è l’assunzione di proteine ad alto valore biologico, utili a preservare la massa muscolare durante il periodo di convalescenza. Inoltre, “il consumo di fibre dovrebbe essere adeguato per favorire una buona digestione e prevenire eventuali problemi intestinali”. La “dieta di Santa Marta” dovrebbe includere cibi come pesce, carni magre, legumi, latticini a basso contenuto di grassi e senza lattosio e una varietà di frutta e verdura fresca. Da limitare, invece, “zuccheri raffinati, fritti e cibi ricchi di grassi saturi, latticini e cibi processati”.

L’importanza dell’idratazione

Anche l’idratazione gioca un ruolo centrale nel recupero. “Bere a sufficienza aiuta il recupero e mantiene l’organismo in equilibrio”, ha sottolineato Minelli, consigliando l’assunzione di “infusi, brodi leggeri e acqua naturale per garantire una corretta idratazione senza sovraccaricare il sistema digestivo”. Infine, per evitare eventuali carenze nutrizionali, “un’integrazione con vitamine e minerali specifici, prebiotici o probiotici, sotto controllo medico, potrebbe essere utile per sostenere il sistema immunitario e favorire una ripresa più rapida”.

I 5 punti chiave del piano alimentare di recupero

I principi generali della dieta possono essere riassunti in 5 punti:
 
 • Limitazione del sale, evitando alimenti che favoriscono la ritenzione idrica
 • Una riduzione calorica moderata per favorire la perdita di peso graduale;
 • Ricco apporto di proteine di alta qualità e grassi sani, per preservare la massa muscolare e favorire la riparazione dei tessuti;
 • Elevato contenuto di antiossidanti e vitamine per supportare il sistema immunitario;
 •  Adeguata idratazione, per contrastare l’edema senza sovraccaricare il sistema cardiovascolare.

Una dieta ricca e variegata

Una dieta varia è “importante”, ha sottolineato Minelli, e dovrebbe includere anche alimenti meno comuni ma molto utili, come la quinoa. Si tratta di uno pseudocereale che rappresenta “un’ottima alternativa ai cereali tradizionali, con benefici specifici”. La quinoa, infatti, “è ricca di proteine ad alto valore biologico, in quanto contiene tutti gli amminoacidi essenziali, supportando la massa muscolare e la riparazione tissutale. Inoltre, è a basso indice glicemico, quindi aiuta a mantenere stabile la glicemia, utile per la gestione del peso e la riduzione dell’infiammazione”.
Inoltre, essendo priva di glutine è “facile da digerire”, ha aggiunto l’esperto. E ancora: “È ricca di minerali (magnesio, potassio), aiutando a contrastare la ritenzione idrica e supportare il sistema cardiovascolare. È fonte di fibre e ciò migliora la digestione e aumenta il senso di sazietà, facilitando il controllo del peso”.

Un esempio di menù giornaliero

Ecco un possibile menù giornaliero da 1.500-1.800 calorie, pensato per sostenere il recupero:
• Colazione: tè verde o tisana senza zucchero, una fetta di pane con un velo di burro chiarificato e marmellata senza zuccheri aggiunti, 5-6 mandorle o noci.
• Spuntino di metà mattina: un frutto a basso indice glicemico (mela, pera, kiwi), una manciata di semi di zucca non salati o olive verdi non salate.
• Pranzo: 80 grammi di riso integrale o quinoa, verdure a volontà (zucchine, finocchi, insalata) condite con un cucchiaio di olio extravergine d’oliva e limone, 150 grammi di pesce magro (orata, merluzzo, branzino) oppure 100 grammi di petto di pollo oppure uova, una fetta di pane (se necessario).
• Spuntino (pomeriggio): una manciata di frutta secca (senza sale), una tisana drenante (betulla, equiseto), un pezzetto di cioccolato fondente (85% o più).
• Cena: 200 grammi di legumi (lenticchie, ceci) con verdure oppure passato di verdure con 50 grammi di pane; un cucchiaio di olio extravergine d’oliva, una porzione di verdure grigliate o al vapore.
• Prima di dormire (se necessario): camomilla o tisana al finocchietto senza zucchero, un cucchiaino di semi di lino oppure una noce.

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Fonte : Sky Tg24