La studentessa turca arrestata in un’università statunitense per le sue posizioni su Gaza

Negli Stati Uniti di oggi è sempre più pericoloso esprimere idee personali contro l’amministrazione di Donald Trump. Lo sa bene una studentessa turca dell’università statunitense Tufts, in Massachusetts, che è stata arrestata da agenti del dipartimento di Sicurezza nazionale per aver espresso sostegno ai palestinesi nella guerra di Israele a Gaza e criticato il governo statunitense di fare poco per porre fine al conflitto nella Striscia. Le autorità per l’immigrazione degli Stati Uniti hanno arrestato e revocato il visto di Rumeysa Ozturk. La studentessa turca, che ha 30 anni, possedeva un regolare visto per completare un dottorato in psicologia all’università statunitense.

L’arresto è stato ripreso dalle telecamere di sicurezza. Nel video si vedono sei persone che si avvicinano alla ragazza, le prendono il cellulare, poi la ammanettano e la portano su un’auto. Una di queste persone in borghese, nell’avvicinarsi alla studentessa, si presenta come poliziotto. Inizialmente sono volto scoperto, ma una volta che fermano la ragazza si coprono il viso per non farsi riconoscere. 

L’arresto è avvenuto a Somerville nel tardo pomeriggio di martedì, nelle vicinanze delle abitazioni riservate agli studenti dell’università. Ozturk, che è musulmana, stava raggiungendo degli amici per l’iftar, il pasto serale che interrompe il digiuno durante il Ramadan.

Perché Ozturk è stata arrestata

La portavoce del Dipartimento per la sicurezza interna degli Stati Uniti, Tricia McLaughlin, ha dichiarato in un post su X che le autorità hanno stabilito che Ozturk “ha preso parte ad attività a sostegno di Hamas, un’organizzazione terroristica straniera che ama uccidere gli americani”. Secondo le accuse ufficiali, quindi, Ozturk avrebbe espresso “sostegno ad Hamas”.

Ma la studentessa 30enne è stata arrestata per le sue attività a sostegno alla causa palestinese e in particolar modo per essere una delle coautrici di un articolo pubblicato lo scorso marzo sul giornale degli studenti della Tufts, il Tufts Daily, in cui si criticavano i dirigenti dell’università per la mancata risposta a una serie di richieste relative alla guerra nella Striscia di Gaza, tra cui quella di “riconoscere il genocidio del popolo palestinese” e di interrompere i legami con le aziende che hanno legami con Israele. Tuttavia, non si hanno notizie della partecipazione di Ozturk a manifestazioni pro-Pal.

Non è il primo caso di un arresto degli studenti che manifestano il loro sostegno alla causa palestinese da quando è entrato Trump alla Casa Bianca. Il presidente Usa ha deciso di usare il pugno duro contro gli studenti che protestano a favore della causa palestinese con la motivazione ufficiale, e pretestuosa, di combattere l’antisemitismo. Il 29 gennaio il presidente Trump aveva firmato un ordine esecutivo che autorizzava le forze di polizia a usare “ogni strumento legale appropriato per combattere l’antisemitismo nelle università”. Sono misure che possono includere l’espulsione e la cancellazione dei visti per gli studenti.

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 rump e il suo Segretario di Stato Marco Rubio si sono impegnati a deportare i manifestanti stranieri filo-palestinesi, accusandoli di sostenere i militanti di Hamas, di ostacolare la politica estera degli Stati Uniti e di essere antisemiti. I manifestanti, tra cui alcuni gruppi ebraici, affermano che l’amministrazione confonde erroneamente le loro critiche a Israele e il loro sostegno ai diritti dei palestinesi con l’antisemitismo e il sostegno ad Hamas.

Fonte : Today