Priorità e aspettative dei cittadini europei ed italiani secondo l’ultimo sondaggio Eurobarometro, pubblicato lo scorso martedì 25 marzo
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Cosa pensano i cittadini europei dell’Unione europea? E quali sono i temi che percepiscono come prioritari nell’agenda comune? A questi interrogativi ha cercato di rispondere l’ultimo Eurobarometro pubblicato martedì 25 marzo su commissione del Parlamento europeo e condotto tra gennaio e febbraio 2025 in tutti i 27 Stati membri.
Gli italiani sono i meno soddisfatti dall’appartenenza all’Ue
Da quanto emerge dal sondaggio, gli italiani sembrano non essere pienamente soddisfatti di essere membri dell’Unione. Quasi un terzo di loro, infatti, ritiene di non aver tratto benefici dall’appartenenza ai 27 – è il dato più alto tra tutti quelli registrati, pari soltanto alla Repubblica Ceca.

Più bassa è invece la media europea: qui l’insoddisfazione scende e riguarda un quarto dei cittadini.
A soddisfarli meno nel concreto sarebbero le azioni intraprese per far fronte all’emergenza climatica e la lotta contro il terrorismo: temi su cui il fatto di essere uno Stato membro avrebbe recato meno benefici.


Nonostante ciò, rimane comunque alta la fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni europee, di cui sperano di vedere ampliate le funzioni. Per il 63% degli italiani il ruolo dell’Unione per proteggere i cittadini europei dalle crisi globali dovrebbe crescere in futuro, mentre per l’11% dovrebbe ridimensionarsi.


Secondo Irene Tinagli, eurodeputata esponente del Partito Democratico ospite a Generazione Europa su Sky Tg24, basterebbe osservare quanto accaduto dopo le grandi crisi degli ultimi anni: “Dalla grande recessione finanziaria del 2008, con la tempesta sui mercati, alla pandemia: se non ci fosse stata l’Ue a intervenire sarebbe andata molto peggio. È sempre difficile però mostrare l’esempio contro-fattuale, cioè cosa sarebbe accaduto se in quei momenti non ne fossimo stati membri”.
Concorde è il collega del Movimento 5 Stelle Gaetano Pedullà, per cui l’unione realizzata dall’Europa sarebbe stata fondamentale, sebbene ancora incompleta: “Abbiamo creato l’unità monetaria e dei mercati, ma oggi la follia del riarmo sta spingendo le istituzioni comunitarie nella direzione sbagliata. Siamo dei nani in politica estera: dovremmo fare un passo avanti per dotarci di una fisionomia capace di contare”.
Per creare un’Europa più autorevole anche nei confronti delle altre potenze mondiali, “dovremmo passare dall’essere più burocrati a più politici: la nostra ‘buro-patologia’ va eliminata”, aggiunge Marco Falcone (Forza Italia).
Le priorità degli europei
A distinguere europei e italiani è soprattutto il tema della sicurezza: se per i primi la difesa occupa infatti un posto primario nella scala delle priorità di cui l’Ue dovrebbe occuparsi, per i secondi si collocherebbe in terza posizione (31%). Il nostro Paese sarebbe più interessato alla crescita economica e industriale (34%) e al raggiungimento dell’indipendenza energetica (33%).


Quattro europei su dieci citano l’inflazione, l’aumento dei prezzi e il costo della vita tra i temi che vorrebbero vedere prioritariamente affrontati dall’Eurocamera.


Mentre agli ultimi posti dell’agenda comune per gli italiani si collocherebbero la digitalizzazione e la gestione delle migrazioni.


“Si evince come gli italiani siano molto preoccupati per l’economia e restii a sentir parlare di guerra – commenta Susanna Ceccardi, eurodeputata della Lega –. I cittadini vogliono guardare al futuro, alla prosperità, ad un’Europa che si pone come ente promotore di diplomazia, ma che pensa davvero ad alleggerire la burocrazia delle imprese che danno lavoro sui nostri territori. L’Italia in questo contesto europeo può essere un traino anche per gli altri Paesi, per esempio per quanto riguarda i dazi statunitensi”.
Per Tinagli “anziché negoziare bilateralmente bisognerebbe lavorare insieme agli altri membri. Se dobbiamo difendere l’Italia, dobbiamo difendere l’Europa ed essere pronti a controbattere: anche questo è un modo di negoziare, facendo vedere che siamo determinati a proteggere gli interessi dell’agricoltura, dell’industria, dei cittadini europei e italiani”.
Fonte : Sky Tg24