Gli incendi devastano la Corea del Sud: almeno 19 morti, ipotesi errore umano

Almeno 19 morti, tra cui un pompiere che ha perso la vita nello schianto di un elicottero impegnato nei soccorsi. La Corea del Sud sta fronteggiando una serie di incendi boschivi tra i peggiori nella storia, che stanno causando “danni senza precedenti”, come confermato dalle autorità. Le fiamme hanno già devastato migliaia di ettari nel sud-est del Paese: ormai da cinque giorni i vigili del fuoco sono al lavoro per cercare di domare le fiamme. In tutto sono almeno 12 i roghi attivi, con il presidente in carica Han Duck-soo che ha innalzato il livello di allerta al massimo e ha annunciato una “piena risposta nazionale. Gli incendi si stanno sviluppando in un modo che supera i modelli di previsione esistenti e stanno causando danni senza precedenti”.

Incendi in Corea del Sud: 19 morti, evacuate 23mila persone

Come confermato dal ministero della Sicurezza sudcoreano, oltre ai 19 morti confermati ci sono anche 19 feriti, di cui sei in gravissime condizioni. Una delle vittime è il pilota di un elicottero impiegato per combattere gli incendi, che si è schiantato durante le operazioni in una zona montuosa della contea di Uiseon. Gli incendi, aggravati dal clima secco e ventoso, hanno costretto le autorità a evacuare circa 23mila persone, tra cui migliaia di prigionieri: una decisione rara. Nella serata di ieri, martedì 25 marzo, è stata diramata un’allerta di emergenza ai residenti dello storico villaggio di Hahoe. Questa popolare meta turistica, dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, mercoledì era ancora pericolosamente minacciata dagli incendi.In tutto sono stati dispiegati oltre 6.700 vigili del fuoco per combattere i vari incendi, due quinti dei quali nella zona di Uiseong. Centinaia di soldati sono stati mobilitati e l’esercito statunitense sta fornendo supporto tramite elicotteri dalle sue basi militari nel sud del Paese.

Come confermato da Han, le fiamme hanno distrutto 17mila ettari di foresta, ma la situazione è ancora critica. Gli incendi boschivi possono essere alimentati dall’aumento delle temperature, dalle ondate di calore più frequenti e dalla diminuzione dei livelli di precipitazioni, tutti fattori associati al cambiamento climatico. Secondo la Korea Meteorological Administration, l’anno scorso è stato il più caldo mai registrato in Corea del Sud, con una temperatura media annuale di 14,5 gradi Celsius, due gradi in più rispetto alla media dei precedenti 30 anni.

L’ipotesi errore umano

Le autorità hanno invitato la popolazione a prestare massima attenzione e cautela per evitare ulteriori incendi. Intanto si indaga sull’origine dei roghi, che potrebbero essere stati causati da un errore umano, tra la pulizia delle tombe di un tempio buddista di 1.300 anni andato distrutti o i lavori di saldatura. Si tratta dell’ultima ipotesi degli investigatori rilanciata dai media di Seul su una delle peggiori catastrofi del Paese che ha ucciso 19 persone e distrutto oltre 200 strutture e oltre 17mila ettari di foreste. Le operazioni di spegnimento proseguono, ma come sottolineato da Han, si tratta di “incendi mai sperimentati prima”, e le risorse per fronteggiarli iniziano a scarseggiare. La speranza è che arrivi un aiuto dalla pioggia, prevista per domani sull’area, pari a circa 5-10 millimetri.

Fonte : Today