Il portale Inps per richiedere il bonus nido 2025 è finalmente attivo. A partire dal 25 marzo i genitori possono presentare domanda per ottenere il contributo destinato a sostenere le spese per la frequenza degli asili nido e per le forme di assistenza domiciliare. Il sussidio, potenziato con l’ultima manovra, arriva fino a 3.600 euro annui per i bambini nati dal 2024. Già nelle prime ore dalla messa online il sistema ha mostrato alcune lentezze e difficoltà probabilmente per l’alto numero di accessi.
Introdotto nel 2017 e rafforzato con la recente legge di Bilancio, il bonus nido mira a ridurre l’impatto economico delle rette degli asili nido, che possono arrivare a costare alle famiglie tra i 300 e i 600 euro mensili, con punte ancora più alte nei grandi centri urbani. L’Inps ha comunicato che l’elaborazione delle domande inizierà dal 2 aprile 2025, secondo quanto stabilito dalla circolare pubblicata il 20 marzo scorso.
Bonus nido, le novità e gli importi previsti per il 2025
L’ultima finanziaria ha modificato la struttura del bonus, aggiornando gli importi per le famiglie con bambini piccoli. Il sistema è stato rimodulato: fino allo scorso anno il contributo massimo era di 3.000 euro per le famiglie con Isee più basso, mentre ora gli importi variano in base all’anno di nascita del bambino, con una differenziazione tra nati prima e dopo il 2024. Per i bambini nati dal 1° gennaio 2024, il contributo arriva fino a 3.600 euro all’anno, a condizione che l’Isee minorenni non superi i 40.000 euro. L’erogazione avviene in undici rate mensili di circa 327 euro ciascuna. Per i bambini nati fino a dicembre 2023, il contributo segue invece tre fasce: 3.000 euro per famiglie con Isee fino a 25.000 euro; 2.500 euro per nuclei con Isee tra 25.001 e 40.000 euro; 1.500 euro per chi ha un indicatore economico superiore ai 40.000 euro o in caso di Isee non presente o non valido. Lo stesso importo di 1.500 euro si applica anche alle famiglie con bambini nati dal 2024 ma con Isee oltre i 40.000 euro.
Un’altra novità introdotta dalla legge Bilancio 2025 riguarda il calcolo dell’Isee: non vengono più conteggiati i contributi ricevuti dall’assegno unico e universale (il contributo mensile che le famiglie ricevono per i figli). Questo significa che molte famiglie potrebbero ritrovarsi con un Isee più basso e quindi ottenere un contributo maggiore. Ad esempio, passando da un Isee sopra i 25.000 euro a uno inferiore, il bonus nido aumenta da 2.500 a 3.000 euro. Se l’Isee presenta irregolarità, però, il bonus nido si riduce a 1.500 euro.
Requisiti e modalità di presentazione della domanda
Per accedere al bonus nido, i requisiti principali sono la cittadinanza (italiana, di un paese UE o permesso di soggiorno valido), la residenza in Italia e un bambino di età inferiore ai tre anni. Le domande possono essere presentate esclusivamente online attraverso il portale dell’Inps o tramite i patronati, fino al 31 dicembre 2025. È importante che la richiesta venga inviata dal genitore che effettivamente paga le rette dell’asilo, mentre per il supporto domiciliare serve che il richiedente viva con il figlio nella stessa abitazione.
Le domande vengono accettate in ordine di arrivo, fino a esaurimento dei 937,8 milioni di euro stanziati per il 2025. Non ci sono graduatorie basate sul reddito o altri criteri: conta solo la rapidità nella presentazione. Per questo, è meglio non aspettare gli ultimi mesi dell’anno, perché i fondi potrebbero finire prima. L’Inps precisa che i tempi di elaborazione delle domande sono normalmente di 30 giorni, come stabilito dalla legge. I pagamenti seguiranno dopo la verifica della documentazione presentata e in base alla disponibilità dei fondi. Per maggiori dettagli sulla procedura e sui requisiti specifici, è possibile consultare la guida completa disponibile sul sito dell’Inps.
Fonte : Wired