Usa, reporter aggiunto per sbaglio in chat del Pentagono sui raid contro Houthi in Yemen

Lo scorso 15 marzo gli Stati Uniti iniziavano ad attaccare i gruppi delle milizie Houthi in tutto lo Yemen. Jeffrey Goldberg, direttore della testata The Atlantic, sapeva che sarebbe successo: era stato aggiunto per sbaglio a una chat di gruppo sull’app Signal – “Houthi PC small group” – dove i più alti funzionari del Pentagono e della Sicurezza americana, oltre al vicepresidente JD Vance, parlavano dei dettagli dell’operazione militare. Nessuno se ne accorse. Goldberg alla fine decise di uscire dalla chat in sordina. Soltanto adesso, dopo aver pubblicato un suo articolo a riguardo, il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale Brian Hughes ha ammesso il fiasco. “Il numero” di Goldberg, ha sintetizzato, “è stato erroneamente incluso in una chat di gruppo altamente confidenziale”. Trump si mostra poco preoccupato per quanto successo: “Continua ad avere la massima fiducia nel suo team per la Sicurezza”, dice la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt. Dall’opposizione, il leader della minoranza dem al Senato Chuck Schumer chiede “un’indagine completa”, parlando di “una delle violazioni più sbalorditive dell’intelligence militare di cui abbia letto da molto, molto tempo”.

La richiesta di Michael Waltz di entrare nel gruppo

Ad inviare la richiesta a Goldberg per entrare nel gruppo è stato il consigliere per la sicurezza Usa Michael Waltz, quattro giorni prima dell’attacco agli Houthi (quindi l’11 marzo). “Non può essere vero”, racconta di aver pensato il giornalista. Con riluttanza ha accettato l’invito. Era tutto vero: per giorni i membri della chat, ignari della sua presenza, si sono scambiati messaggi con informazioni precise sui tempi degli attacchi, sulle armi che sarebbero state utilizzate, commenti sul morale dei soldati e nuove stoccate all’Europa “parassita”. Ad avvisare degli attacchi del 15 marzo fu Pete Hegseth, segretario alla Difesa. 

Dissidi tra Trump e Vance, il vicepresidente “contrario” ai raid

Goldberg parla anche della riluttanza di JD Vance verso i raid sugli Houthi. “Non sono sicuro che il presidente sia consapevole di quanto ciò sia incoerente con il suo messaggio sull’Europa in questo momento”, scrive in chat. “C’è un ulteriore rischio che assistiamo a un picco moderato o grave nei prezzi del petrolio. Sono disposto a sostenere il consenso del team e a tenere queste preoccupazioni per me. Ma ci sono forti argomenti per ritardare questo attacco di un mese, fare il lavoro di comunicazione sul perché questo è importante, vedere dove si trova l’economia, etc”, si leggerebbe in un altro passaggio.

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Donald Trump contro The Atlantic: “Rivista terribile”

Il presidente Donald Trump ha fatto sapere di essere all’oscuro della vicenda, senza risparmiarsi però qualche attacco a The Atlantic: “Rivista terribile”. Rivendica poi il fatto che “gli attacchi contro gli Houthi sono stati altamente efficaci e di successo” e fa scudo intorno alla sua squadra, “incluso il consigliere per la Sicurezza nazionale Mike Waltz”, riferiscono dalla Casa Bianca. Per gli esperti la fuga di notizie potrebbe avere conseguenze di vasta portata sulla sicurezza nazionale, la segretezza operativa e l’integrità della pianificazione militare. Lo stesso Goldberg non esclude che sia l’inizio di una vicenda giudiziaria per i membri della chat. 

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Fonte : Sky Tg24