La serie tv su Harry Potter dovrebbe uscire alla fine del 2026 o, molto più probabilmente, all’inizio del 2027 ma sembra già da ora (e, a dire il vero già da un po’) uno dei reboot destinati a raccogliere il maggior numero di critiche e commenti nella storia della televisione. La polemica che attualmente anima in maniera particolare i fan del maghetto nato dalla penna di J.K. Rowling è quella che riguarda la scelta del cast e, soprattutto, quella dell’attore che incarnerà Severus Piton. Stando a ciò che dicono i rumors il professore di pozioni storicamente innamorato di Lily Potter che, per tutti gli anni di Harry ad Hogwarts, riesce ad essere allo stesso tempo suo nemico e amico, dovrebbe infatti avere il volto di Paapa Essiedu e questo proprio non ha convinto i fan.
Troppo diverso dall’originale
Ma perché questa avversione? È presto detto: Essiedu è un attore britannico classe 1990, noto soprattutto per le sue interpretazioni teatrali, ed è di colore. La sua etnia, stando a ciò che dicono i puristi potteriani, lo allontana troppo dalle descrizioni di Severus Piton che leggiamo nei libri e non lo rende, dunque, adatto alla parte.
Attenzione, su una cosa non possiamo proprio controbattere: il professor Piton è effettivamente descritto dall’autrice di una delle saghe più famose di sempre come un uomo alto, magro, dalla pelle pallida e quasi giallognola, i capelli lunghi e neri e gli occhi corvini. Le caratteristiche fisiche sono chiaramente e accuratamente espresse tra le pagine dei romanzi e – di certo – non corrispondono in maniera pedissequa all’immagine di Paapa Essiedu. Nulla di ciò che riguarda la fisicità di Piton, però, interferisce con la storia o è funzionale ad essa ed è per questo che la polemica sull’attore – che, per giunta, pare non abbia ancora ufficialmente confermato la sua partecipazione allo show – ha davvero poco senso.
I film di Harry Potter tra buchi di trama e modifiche non-sense
Nella saga cinematografica di Harry Potter, in effetti, sono stati modificati – rispetto alla versione dei romanzi – alcuni elementi ben più importanti, che riguardano da vicino la storia del maghetto inglese e dei suoi amici e che hanno decisamente più peso del colore della pelle di un personaggio.
Nel film Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, ad esempio, non viene mai esplicitamente raccontata per intero la storia dei malandrini. Il gruppo, costituito da James Potter (Ramoso), Sirius Black (Felpato), Peter Minus (Codaliscia) e Remus Lupin (Lunastorta) non aveva solo ideato la mappa che i gemelli Weasley regalano ad Harry. Sono stati loro ad aver voluto la costruzione della stamberga strillante e ad aver regalato alla casa la fama di essere infestata da fantasmi. Le urla che si udivano provenire da lì, in effetti, altro non erano che quelle di Lupin pronto a trasformarsi in lupo mannaro. E i suoi amici più fidati, per stargli accanto durante le trasformazioni, erano diventati degli animagus: un cervo, un cane e un topo (da qui i loro soprannomi). Tutta questa storia è stata solo vagamente accennata sullo schermo.
Fonte : Wired