AI4TRUST, il progetto finanziato dall’Unione Europea che si propone di sviluppare una piattaforma contro la disinformazione che combini l’apporto dell’intelligenza artificiale con le verifiche di giornalisti e fact-checker, è al centro di questa puntata di Progress, il programma di Sky TG24 dedicato all’attualità e all’innovazione condotto da Alberto Giuffrè
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Si è discusso di disinformazione e intelligenza artificiale domenica 23 marzo a “Progress”, il programma di approfondimento di Sky TG24 condotto da Alberto Giuffrè. Con un nuovo focus sugli aggiornamenti del progetto AI4TRUST, finanziato dal programma Horizon Europe dell’Unione Europea, che si propone di sviluppare una piattaforma contro la disinformazione che combini l’apporto dell’intelligenza artificiale con le verifiche di giornalisti e fact-checker. (L’INIZIO DEL PROGETTO)
Ospiti di “Progress” sono stati il coordinatore del progetto AI4TRUST Riccardo Gallotti (Fondazione Bruno Kessler), Nicola Bruno (direttore di Open the Box) e Andrea Dambrosio (caporedattore Sky TG24).
L’obiettivo di AI4TRUST
“AI4TRUST è un progetto Horizon Europe, ha 17 partner (tra i quali anche SKYTG24, ndr) da 11 nazioni e l’obiettivo è sviluppare una piattaforma che usa l’intelligenza artificiale per aiutare giornalisti, fact-checker e decisori politici nella lotta contro la disinformazione”, ha spiegato Riccardo Gallotti. “Questa piattaforma si basa sulla raccolta in tempo reale di notizie in circolazione online e al momento è in fase di test. Stiamo collezionando le notizie che hanno avuto più circolazione in otto diverse lingue, tra cui l’italiano, e ci concentriamo su tre importanti argomenti purtroppo spesso influenzati dalla disinformazione: cambiamento climatico, la sanità pubblica e i migranti”.
A che punto è il progetto
“La piattaforma poi analizza questi dati, utilizzando i metodi di classificazione di intelligenza artificiale sviluppati più recentemente”. “L’obiettivo di questa prima analisi”, spiega ancora Gallotti, ”è individuare le notizie più rilevanti per i fact-checker, così che possano scegliere quali notizie verificare e fare ciò con il supporto dei sistemi avanzati di intelligenza artificiale che sviluppiamo”.
I passi successivi
“Una seconda parte della piattaforma, che adesso è in fase di sviluppo, permetterà poi ai giornalisti e ai decisori politici di orientarsi tra le informazioni raccolte dalle news online e dai social media sfruttando anche metodi delle scienze sociali computazionali”. Gallotti ha spiegato che “l’obiettivo di questa seconda parte è quello di offrire una fotografia ogni giorno dello stato della disinformazione online”.
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Il contrasto alla disinformazione
“La disinformazione ha moltissime sfaccettature e si sviluppa anche a livello culturale in maniera diversa”, ha spiegato Nicola Bruno. “Le soluzioni non possono essere univoche, non basta una singola tecnologia o un singolo intervento per bloccare la disinformazione. Uno dei punti di forza del progetto AI4TRUST è proprio quello di mettere insieme diverse modalità: produrre corretta informazione, fare verifica delle informazioni, utilizzare strumenti di intelligenza artificiale per individuare quelle che potrebbero essere notizie false. Alcuni studi sull’impatto della disinformazione sulla popolazione hanno notato che bisogna fare sia interventi correttivi, come ad esempio il fact-checking o una notizia che cerca di ristabilire cioè che è vero e ciò che è falso, ma vanno condotti anche interventi di tipo preventivo”.
L’educazione contro la disinformazione
Oggi “il tema centrale del contrasto della disinformazione”, ha spiegato ancora Bruno, “riguarda l’educazione degli studenti e delle studentesse, ma anche degli adulti e degli anziani. Per creare una resilienza alla disinformazione è necessario che nei prossimi anni tutti i cittadini vengano adeguatamente educati su quelle che sono le modalità anche nuove per fare disinformazione”. Inoltre serve che “questa educazione permetta a partire dalla scuola, ma anche a chi lavora come i professionisti che ogni giorno utilizzano chatbot, di utilizzare questi strumenti nel modo più corretto e consapevole possibile”. Comunque per contrastare la disinformazione servirà anche l’aiuto della tecnologia: “Sarà sempre più necessario creare simbiosi tra umano e artificiale, creare strumenti che permettano a giornalisti e fact-checker ma anche ai cittadini di essere supportati nell’analisi di fonti che diventano sempre di più”.
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Il progetto AI4TRUST
Sky TG24 è tra i partner di AI4TRUST. Il progetto, che è coordinato dalla Fondazione Bruno Kessler, è iniziato il 1° gennaio 2023 e si concluderà a febbraio 2026. Obiettivo del consorzio è realizzare un sistema che monitori diversi social media, utilizzando nuovi algoritmi di intelligenza artificiale per analizzare diversi tipi di contenuti in differenti lingue. Il sistema segnalerà i contenuti potenzialmente a rischio di disinformazione, così che gli esperti possano analizzarli. Giornalisti e fact-checker verificheranno periodicamente l’attendibilità delle informazioni, e forniranno dati aggiornati agli algoritmi.
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Fonte : Sky Tg24