Trump: “Solo io posso far finire la guerra in Ucraina”

La diplomazia è al lavoro a Riad, in Arabia Saudita, dove sono cominciati i colloqui tra Ucraina e Stati Uniti per porre fine al conflitto. A questi, domani seguiranno quelli tra Usa e Russia. 

La Casa Bianca sta lavorando per raggiungere un accordo di tregua tra Ucraina e Russia entro il 20 aprile, data che quest’anno coincide con la Pasqua sia per la Chiesa cattolica che per quella ortodossa. Lo rivela Bloomberg, mentre il presidente statunitense Donald Trump sostiene che “a parte me, nessun altro è in grado di fermare la guerra in Ucraina”.

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In un’intervista con il sito sportivo Outkick, l’inquilino della Casa Bianca ha affermato di voler “impedire che muoiano altri soldati – anche se non sono americani – perché tutto questo potrebbe portare alla terza guerra mondiale”. Gli sforzi per evitare un’ulteriore escalation nella guerra tra Ucraina e Russia sono in atto, ha rassicurato Trump, mentre fanno discutere le parole dell’inviato statunitense Witkoff, secondo cui il presidente russo Vladimir Putin “non è una cattiva persona” e “non vuole conquistare l’Europa”. 

Guerra di droni tra Kiev e Mosca

Mentre la diplomazia cerca una soluzione, sul fronte di guerra continuano i combattimenti. Nella notte, una pioggia di droni russi ha colpito Kiev, causando tre morti, tra cui un padre e sua figlia di 5 anni, e dieci feriti, tra cui un bambino di meno di un anno. Le autorità militari ucraine hanno pubblicato su Telegram immagini che mostrano quartieri residenziali devastati da incendi e danni alle infrastrutture.

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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rinnovato l’appello all’Occidente per “più sistemi di difesa aerea e un reale supporto”, chiedendo anche “pressioni” su Mosca per fermare l’invasione. Il ministro degli Esteri ucraino, Andrii Sybiga, ha denunciato il “terrore sistematico” della Russia, definendolo un ostacolo agli sforzi di pace.

Proseguono i successi e le sconfitte sul campo di battaglia

L’esercito ucraino ha annunciato la riconquista del villaggio di Nadia, nella regione di Lugansk, un raro successo in un’area prevalentemente controllata dalle forze russe. Tuttavia, la Russia ha risposto con attacchi mirati, tra cui un raid su una sottostazione elettrica nella regione di Zaporizhzhia, che ha lasciato oltre 11.000 persone senza elettricità. Un paramedico di 54 anni è stato ucciso in un attacco a un’ambulanza, descritto dalle autorità russe come un “attacco mirato di droni ucraini”. Anche il territorio russo non è stato risparmiato. Nella regione di Rostov, un uomo è morto dopo che un drone ha colpito la sua auto, portando il governatore regionale, Yury Slyusar, a dichiarare lo stato di emergenza. Intanto, le forze russe hanno annunciato la conquista della città di Sribne, nell’Ucraina orientale, e affermato di aver colpito infrastrutture militari ucraine, tra cui centri di addestramento e siti di stoccaggio.

Fonte : Today