Germania-Italia, Spalletti: “Il secondo gol ci ha ucciso, poi grande carattere”

Il Ct della Nazionale commenta il pari di Dortmund, l’eliminazione dalla Nations e soprattuto un’Italia bruttissima nel primo tempo e poi capace di rimontare nella ripresa: “Ci siamo resi conto della figura che stavamo facendo ed è venuto fuori il carattere. I ragazzi si rendono conto di ciò che hanno buttato via ma io mi fido di loro. Ci sono cose da sistemare e queste partite insegnano molto”

GERMANIA-ITALIA 3-2 – MUSIALA, GOL A PORTA VUOTA – PAGELLE

Luciano Spalletti prova ad analizzare la gara dai due volti giocata dagli Azzurri. Malissimo nel primo tempo e di grande carattere nella ripresa con il risultato portato dallo 0-3 dei primi 45′ al 3-3 del 90′: “Diventa scomodo per un allenatore vedere che i propri calciatori non frequentano la partita come se fosse la gioia più bella che gli viene messa davanti, quello fa la differenza – dice – Abbiamo fatto di tutto per mettere la Germania a proprio agio, non c’entra il timore di giocare, c’entra che abbiamo sbagliato tanti palloni in uscita e loro ci hanno marciato su questo, il secondo gol preso così ci ha ucciso. Era una cosa che potevamo evitare, bisogna essere pronti, lo avevamo detto che avrebbero battuto gli angoli velocemente”.

“I ragazzi si rendono conto di cosa hanno buttato via”

Sull’approccio alla gara: “Ci sono da mettere a posto tante cose, bisogna saper interpretare le fasi della partita, ma ciò che è fondamentale è avere uno spessore tale da meritare di giocare queste gare e questi giocatori se lo sono meritati di giocarle, questo è un gruppo buono dove si può lavorare, poi probabilmente avrò scelto anche male la formazione iniziale – spiega ancora Spalletti – Il tentativo era di fare i primi 20′ in un modo e poi fare quello che si è fatto dopo, è saltato tutto in aria”. Nello spogliatoio cosa è cambiato al 45′: “Ci siamo resi conto della figura che stavamo facendo ed è venuto fuori il carattere, la serietà e la professionalità, era difficile poter mettere mano dentro se stessi e fare una prestazione come quella fatta nel secondo tempo – prosegue – Le partite ti insegnano sempre delle cose, Siccome questi sono ragazzi seri, loro si rendono conto di cosa hanno buttato via in questo doppio confronto, due gare che potevano avere entrambe un esito diverso, sicuramente le parole gli creano un livello d’attenzione, i fatti molto di più”.

“Kean un lottatore, ha coraggio e grande personalità”

Tornando sull’ennesimo gol subito da palla inattiva: “Prendere quel gol lì, con le spalle girate… Sicuramente non prenderemo più di gol in questo modo”. Sulla rimonta azzurra ipoteticamente aiutata da una Germania più remissiva nella ripresa: “Non credo che la Germania si sia tirata indietro, anzi è anche più pericoloso perché rischi di concedere campo e prendere altri gol, se non hai equilibrio. Kimmich? Non era solo lui il fuoriclasse in campo, non dovevamo marcare solo lui, lui ha fatto una buona partita ma anche altri calciatori l’hanno fatta”. Sulle scelte: “Richiamare Acerbi? Sapete di che anno è Acerbi? È ’88. Io credo in questi calciatori che ho convocato e vado avanti così. Anche tra Ruggeri e Bellanova potevo convocare Zappacosta, perché gioca lui ma io mi fido di questi ragazzi”. Infine su Kean autore di una doppietta: “Un lottatore, sa fare tutto. Ha coraggio e personalità. Per come era andata a fine primo tempo ce ne vuole tanta di personalità”.

Raspadori: “Non credo che siamo inferiori alle big d’Europa”

Giacomo Raspadori è stato l’autore del gol del 3-3 su rigore e il suo ingresso ha restituito vivacità agli Azzurri nella ripresa: “Sicuramente c’è rammarico, nel primo tempo è demerito nostro, vieni qui in Germania e segni tre gol contro una squadra forte e non riesci ad andare neanche ai supplementari è un peccato -dice – Abbiamo avuto una grande reazione, lavoriamo su questo per migliorarci”. Sul secondo gol subito: “Sappiamo che a questi livelli i dettagli fanno la differenza, è stato un momento di disattenzione e non deve capitare, è un peccato perché abbiamo dimostrato di essere una squadra che ha messo in difficoltà la Germania e potevamo batterli”. Un’Italia che non è ancora a livello delle big d’Europa: “Per costruire qualcosa di importante bisogna essere consapevoli che ci manca qualcosa in più, un po’ di cattiveria, dobbiamo cercare di essere più continui e non credo che siamo inferiori a qualcuno, dobbiamo solo crescere negli episodi e in continuità”. Timore che situazioni del genere possano ripetersi: “Non lo prendiamo in considerazione, facciamo ciò che ci piace, le paure sono altre, quando ci sono delle difficoltà nella partita capita di essere un po’ più remissivi ma quando hai una reazione così vuol dire che la qualità c’è”. Ora il pensiero va alle qualificazioi mondiali: “In questo momento pensare a giugno non è facile ma sappiamo che la gara con la Norvegia è fondamentale così come è fondamentale tornare al Mondiale”.

Fonte : Sky Sport