Tre medici sono finiti nel mirino degli investigatori per fare luce sulla morte di Simonetta Kalfus, 62 anni, deceduta dodici giorni dopo aver subito una liposuzione in uno studio privato nella zona Tuscolana di Roma. Tra gli indagati ci sono il chirurgo che ha eseguito l’intervento, un anestesista amico della donna e il medico dell’ospedale di Pomezia che, dopo una prima visita, l’aveva rimandata a casa.
Il medico condannato in precedenza per un intervento di lifting al seno
La vicenda è emersa dopo la denuncia presentata dalla figlia trentacinquenne della vittima. I carabinieri della compagnia di Anzio hanno acquisito la cartella clinica e tutta la documentazione sanitaria relativa alla donna. Ora si attendono gli esiti dell’autopsia, effettuata nei giorni scorsi al policlinico Tor Vergata, che stabiliranno con precisione le cause del decesso. Al momento, si ipotizza un’infezione diffusa.
Gli investigatori stanno esaminando la documentazione dello studio privato dove è stata eseguita la liposuzione per verificare se tutto fosse in regola. Il chirurgo che ha operato Simonetta, già indagato, era stato condannato un anno fa per lesioni seguite a un intervento di lifting al seno.
Come è morta Simonetta Kalfus
Simonetta Kalfus si era sottoposta alla liposuzione il 6 marzo scorso. Nei giorni successivi, aveva iniziato ad accusare forti dolori, inizialmente attribuiti al normale decorso post-operatorio. Tuttavia, le sue condizioni sono peggiorate progressivamente. Il 14 marzo, dopo essere stata dimessa dall’ospedale di Pomezia con una terapia che non aveva sortito effetti, è stata ricoverata d’urgenza al Grassi di Ostia. Qui, il suo cuore si è fermato il 18 marzo, dopo quattro giorni di coma vegetativo, presumibilmente a causa di complicazioni legate all’intervento.
La vicenda ha sollevato interrogativi anche sulla gestione del caso da parte dell’ospedale di Pomezia, che aveva inizialmente dimesso la donna senza riconoscere la gravità delle sue condizioni. Intanto, i familiari attendono risposte dall’autopsia, mentre i carabinieri continuano a raccogliere prove per ricostruire l’intera dinamica.
Fonte : Today