Scontro in Tv tra Travaglio e Calenda, il giornalista attacca il politico: “Calunniatore e poveraccio”

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Scontro durissimo sul Nove tra il giornalista e il leader di Azione, che dà ad Alessandro Orsini (assente) del propagandista russo, spingendo Travaglio ad accusarlo di calunnia. Il dibattito scivola poi verso le offese, con il conduttore Luca Sommi che prova a sedare la rissa senza successo.

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Volano gli stracci a Accordi e disaccordi, il talk televisivo di Nove condotto da Luca Sommi che non è riuscito a sedare lo scontro acceso tra Marco Travaglio e Carlo Calenda. La puntata era quella del 22 marzo e in studio c’erano proprio il direttore del Fatto Quotidiano, il leader di Azione e il conduttore di Mario Giordano. Lo scontro è scaturito dal tema della guerra in Ucraina, con Calenda che ha parlato di Alessandro Orsini, assente in studio, definendolo “un propagandista russo”. Travaglio a queste parole ha reagito rabbiosamente, difendendo lo studioso che è anche collaboratore della testa che dirige: “Tu sei un calunniatore e diffamatore perché Orsini nel 2019, quando tutti volevate togliere le sanzioni, diceva di lasciarle. Dai del propagandista agli altri perché tu sei propagandista e credi lo siano tutti. Mentre ci sono studiosi autonomi che dicono quel che pensano e purtroppo a differenza tua hanno azzeccato tutto, mentre tu da tre anni dici che l’Ucraina batterà la Russia”.

Lo scontro tra Travaglio e Calenda

Calenda ha quindi difeso la sua posizione: “Io ho sempre detto che l’Ucraina stava difendendo la propria libertà, mentre voi avete sostenuto che l’occidente per procura ha fatto guerra all’Ucraina. Questo non solo non è vero, ma non vi siete nemmeno disturbati di andarlo a chiedere agli ucraini”, ha detto attaccando ancora Travaglio e, in buona sostanza, il fronte di opinione da lui rappresentato. “Chi li ha presi in giro è chi li ha illusi di battere la Russia senza soldati”, ha ribadito il giornalista, contestando ancora la posizione di Calenda e ribadendo l’accusa di aver calunniato Orsini in sua assenza. “Del calunniatore non me lo dai, io per diffamazione e calunnia a differenza tua non sono mai stato condannato”, ha ribattuto l’ex ministro, con Travaglio che di pronta risposta ha detto: “Tu hai cominciato a diffamare un assente, io ti ho dato del calunniatore perché lo sei. Devi dimostrare che Orsini è un propagandista e io ti ho dimostrato che Orsini si è opposto alla revoca delle sanzioni. Tu sei un mentitore”.

Luca Sommi prova a sedare lo scontro senza successo

Il dibattito a questo punto è degenerato in modo definitivo, con Calenda che ha ammonito Travaglio: “Sono a casa tua, cerca di comportarti educatamente […] Ho rinunciato a tutte le immunità e non ho mai avuto un avviso di garanzia e mai usato l’immunità contro un’accusa”. Travaglio ha proseguito aggressivo: “Sei andato duemila volte in Ucraine e non hai capito un cazzo di quello che è successo”. Calenda a sua volta ha risposta: “Chi lo decide? Tu che con un ucraino non ci hai mai parlato?”. Sommi prova senza successo a sedare gli animi e invitare i presenti alla calma, tentando di spostare l’attenzione sul libro di Giordano, ma è inutile, lo scontro tra Travaglio e Calenda, va avanti a fasi alterne per quasi 50 minuti. Travaglio: “Non ho mai scritto una parola in favore di Putin, mentre tu, quando ti conveniva, da ministro facevi un altro gioco. Pulisciti la bocca, perché io non ho mai scritto una parola a favore dei totalitarismi, mentre tu eri a favore fino a che eri ministro”. Volano parole come “macchietta” e “poveraccio, per cui Calenda protesta. “Poveraccio? Ma poveraccio te, ma come ti permetti?”.

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Fonte : Fanpage