La foto di una modella con un miniabito, la scritta “ventottenne” e sotto il commento “il nostro manifesto ha qualcosa in più”. È questa la visione che ha il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, del Manifesto di Ventotene, il documento fondativo dell’Unione Europea finito al centro del dibattito politico dopo le affermazioni che la premier Giorgia Meloni ha fatto negli scorsi giorni alla Camera. La provocazione di Bandecchi con un post su Instagram. Il “Manifesto che a Ventotene non avrebbero mai potuto scrivere per mancanza di capacità e allegria cerebrale. Erano comunisti – scrive il primo cittadino di Terni – dittatura, alcol, e spie sul territorio per rompere i c*****ni. Fratellanza con Urss, Unione Sovietica (sparita)”.
Dura la condanna delle opposizioni e del centrosinistra (fatta eccezione del Movimento 5 Stelle), presenti oggi sull’isola di Ventotene in difesa dei valori europei portando una corona sulla tomba di Spinelli. “Il post del sindaco di Terni Bandecchi pubblicato sui social dedicato al Manifesto di Ventotene è una vera porcheria maschilista”, è la reazione di Elisabetta Piccolotti, Avs. “Ed è anche una imbarazzate confessione”, prosegue la parlamentare in una nota. “Per Bandecchi – sostiene – da un lato ci sono quelli di Ventotene, cioè noi che vogliamo costruire un’Europa più democratica e più libera, e dall’altro chi, come la destra, in testa ha solo le immagini di giovani donne seminude. Se non ha voglia di fare politica – conclude Piccolotti – e preferisce immaginarsi ‘pappone’ farebbe bene a smettere di fare il sindaco”.
Fonte : Today