La pace in Ucraina: i quattro capisaldi del piano Trump (che coinvolge l’Italia)

Il presidente statunitense Donald Trump è tornato a parlare della telefonata con il presidente russo Valdimir Putin, delineando altri dettagli della conversazione avvenuta martedì scorso. “Le linee guida principali dell’accordo sono state tracciate dopo i miei colloqui con Putin e Zelensky” assicura il presidente Usa, sottolineando che il presidente russo “non ha respinto il cessate il fuoco”.

L’idea su cui si ragiona è quella di una missione Onu come parte di un meccanismo per fornire a Kiev le garanzie di sicurezza con quattro livelli d’interposizione e oltre 20mila militari in campo. Vediamo ora i dettagli su cui si ragionerà nei pre-negoziati di pace, attesi per il 24 marzo in Arabia Saudita, condotti dagli Usa su due tavoli distinti: da una parte i russi e dall’altra gli ucraini.

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I caschi blu da Paesi non europei verrebbero schierati nella zona di contatto, ovvero lungo tutto il confine tra Ucraina e Russia, zona che andrebbe demilitarizzata per osservare il rispetto della tregua. L’obiettivo sarebbe quello di proteggere città porti, infrastrutture nel Paese.

Il secondo anello sarebbe costituito dalle forze ucraine. Poi il terzo anello dal contingente dei cosiddetti paesi “volenterosi” guidati dal Regno Unito, magari al confine occidentale ucraino con compito di sorveglianza aerea a tutela dell’Ucraina e per il mantenimento del cessate il fuoco.

Il quarto sarebbe il “backstop” Usa, ovvero l’ultima garanzia che però Trump è disposto a concedere solo con la precondizione della firma dell’intesa sui minerali strategici con Kiev che darebbe Washington pieno accesso allo sfruttamento delle riserve di terre rare ucraine.

Il piano Trump per l’Ucraina

L’idea di attivare le forze di peacekeeping dell’Onu è al momento l’unica ipotesi nei confronti della quale la Russia non ha chiuso le porte (e su cui Mosca – membro permanente del Consiglio di Sicurezza dell’Onu – avrebbe pieno controllo) poiché assicurerebbe agli occhi del Cremlino un’assoluta neutralità con il consenso di Usa, Cina, Francia e Regno Unito.

Del “piano Trump” se ne discuterà al vertice della coalizione dei volenterosi convocato da Macron per giovedì all’Eliseo. Intanto arrivano le prime reazioni con il presidente ucraino Zelensky che critica l’idea dei caschi blu, ritenendoli poco efficaci nello scoraggiare l’aggressività di Mosca.

L’Italia parteciperà?

L’ipotesi di una partecipazione italiana alla missione di pace a guida Onu non viene scartata dal governo italiano anche se per la Farnesina è ancora “prematuro parlare di operazioni di peacekeeping in Ucraina” come ha spiegato il ministro degli Esteri Antonio Tajani. “Abbiamo detto che non siamo favorevoli a inviare italiani in missioni militari sotto la bandiera della Nato e sotto la bandiera dell’Unione Europea. L’unica ipotesi potrebbe essere quella delle Nazioni Unite, ma deve esserci una decisione del Consiglio di Sicurezza”, ha aggiunto Tajani.

“Hanno preso atto che l’unica soluzione possibile sia l’Onu o comunque una forza multinazionale” ribadisce il ministro della Difesa Guido Crosetto in una intervista a La Repubblica. “Il punto – continua – è che non può essere una missione solo ‘occidentale’. Credo, però, che l’Onu possa dare un framework, cioè una copertura, giuridica. Il che non significa missione Onu in senso stretto, ma anche solo sotto ‘l’egida’ dell’Onu. Possono apparire sofismi da diplomatici, non lo sono. Ciò detto, le condizioni in cui potrà operare una missione devono essere scritte prima nell’accordo di pace, poi vanno rese operative. È inutile discuterne adesso. E si esprimerà il Parlamento”.

Le critiche di Zelensky

“Con tutto il rispetto, l’Onu non ci proteggerebbe dall’invasione o dal desiderio di Putin di tornare. Non vediamo l’Onu come un’alternativa a un contingente o a garanzie di sicurezza”: ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in una conferenza stampa con il presidente ceco Petr Pavel, come riporta Rbc Ukraina.

Zelensky ha reso noto che le delegazioni di Ucraina e Stati Uniti si incontreranno lunedì in Arabia Saudita. Sempre lunedì 24 marzo, aveva comunicato in precedenza il consigliere di Putin Yuri Ushakov, i sauditi ospiteranno un nuovo round di colloqui tra russi e americani.

Intanto l’inviato di Trump Witkoff ha spiegato di non ritenere che la Russia voglia occupare altre regioni ucraine: “Hanno reclamato queste cinque regioni (gli oblast di Lugansk, Donetsk, Kherson e Zaporizhzhia annesse nel settembre 2022 con un referendum ritenuto illegale dall’Ucraina e dall’Occidente) hanno la Crimea (annessa nel 2014) e hanno ottenuto ciò che vogliono”.

Intanto la guerra in Ucraina continua

Intanto, la Russia ha comunicato di aver intercettato e abbattuto nella notte tra giovedì e venerdì più di 130 droni provenienti dall’Ucraina. “Nella notte i sistemi di difesa aerea hanno distrutto 132 droni ucraini”, ha comunicato il ministero della Difesa di Mosca. La portavoce della diplomazia russa, Maria Zakharova, ha accusato il  governo ucraino di aver condotto degli attacchi contro infrastrutture  energetiche russe e di aver quindi dimostrato “una totale mancanza di  volontà politica per la pace e per la risoluzione del conflitto  attraverso metodi diplomatici”. Secondo quanto riporta Ukrinform, citando la polizia, le truppe russe hanno lanciato un attacco aereo sul villaggio di Krasnopillia, nella regione di Sumy, danneggiando un centro culturale, uccidendo una persona e ferendone un’altra.

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Fonte : Today