Un’esperienza di contatto tra le persone e le pubbliche amministrazioni del tutto nuova. È quanto promette Camilla, l’assistente virtuale nata dall’intelligenza artificiale generativa, che intende rivoluzionare la ricerca di concorsi pubblici. Disponibile su Formez PA – il centro servizi, assistenza, studi e formazione per l’ammodernamento delle Pubbliche amministrazioni – Camilla è stata realizzata dal CSI Piemonte (Consorzio per il sistema informativo) e pensata per essere impiegata in un’ampia serie di ambiti. Con una doppia versione: quella avatar 3D fornisce informazioni al pubblico (per esempio, da un totem esposto durante un evento); la versione chatbot, invece, interagisce con i visitatori di un sito pubblico, orientandoli fra i servizi online.
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Di fatto, l’IA a servizio dei concorsi pubblici: operativa 7 giorni su 7 e h24, l’assistente digitale Camilla risponde con rapidità e puntualità alle domande dei candidati sui concorsi gestiti dall’Istituto in house al Dipartimento della Funzione pubblica. Il presidente di Formez, Giovanni Anastasi, la definisce “il primo esito tangibile della task force sull’intelligenza artificiale – voluta dal ministro per la PA, Paolo Zangrillo e da me coordinata – per contribuire a migliorare il rapporto empatico tra la Pubblica amministrazione e i candidati”.
Prosegue Anastasi: “Camilla fornisce degli input per scrivere meglio i bandi e, attraverso il metodo di apprendimento basato sul miglioramento continuo, permette di affinare anche le risposte”. Risultato del lavoro di oltre 500 test da parte di un team composto da 14 funzionari di Formez (con età media di 32 anni), l’avatar umanoide evita a chi cerca lavoro di doversi destreggiare tra pagine e pagine di (inevitabile) “burocratese” e – se è idoneo – di iscriversi alle prove di esame nei concorsi pubblici. Sono sufficienti pochi click.
L’IA può sbagliare
“Ciao, sono l’assistente digitale sui concorsi nella PA e posso rispondere a domande relative ai bandi attualmente aperti e gestiti da Formez”. È così che Camilla (capelli nero a caschetto e un filo di trucco) mi accoglie. Quindi, alla richiesta sull’elenco dei bandi in quel momento aperti alla candidatura e gestiti da FormezPA, risponde in un paio di secondi citando – nel caso specifico – il concorso pubblico, per l’assunzione di 200 unità a tempo pieno e indeterminato, indetto dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale. Riportando giorno e orario di scadenza per iscriversi.
E ancora, a precisa domanda “quali sono i requisiti richiesti per partecipare al concorso?”, l’assistente virtuale replica in un secondo esatto, facendo subito presente che “questa informazione è estratta dall’articolo 2, ma ti invito ad approfondire l’argomento leggendo il bando”. Quindi, a nuovo interrogativo “il bando prevede una prova orale?”, Camilla replica entrando nel dettaglio “la prova orale ha un punteggio massimo di 30 punti e si considera superata con un punteggio minimo di 21/30”, citando però sempre la fonte “questa informazione è estratta dagli articoli 3, 7 del bando”.
Ma l’assistente digitale può incorrere in errori? Certo che sì. Anzi è la stessa Camilla a mettere le mani avanti: “Potrei anche sbagliare. Ogni valutazione relativa al possesso dei requisiti di ammissione previsti dal bando di concorso spetta esclusivamente al candidato sulla base di quanto previsto dal bando stesso e dalla normativa vigente, quindi ti consiglio di approfondire i miei suggerimenti leggendo gli articoli del bando di cui trovi il riferimento nelle mie risposte”. Dunque è un sistema tutt’altro che infallibile, ma apprende e migliora. Per aiutare chi cerca lavoro o vuole cambiarlo.
Il CV perfetto
Tuttavia per trovare lavoro il primo consiglio è quello di rimettere mano al proprio curriculum. E per farlo e possibile chiedere aiuto all’intelligenza artificiale: sia per scrivere un CV efficace; sia per creare una lettera di presentazione mirata. E in tanti già lo fanno. Lo rivela uno studio condotto dagli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano: il 26 per cento dei candidati si affida all’IA.
Ma c’è di più. All’inizio di agosto, ha cominciato a tratteggiarsi un progetto open-source (un software con codice sorgente che chiunque può esaminare, modificare e potenziare), poi pubblicato sulla piattaforma GitHub. Noto come AI Hawk, il sistema – dietro cui si cela il software engineer Federico Elia, laureatosi in informatica all’Università di Genova – automatizza la scrittura di lettere di presentazione e l’invio di curriculum, facendo leva sui modelli linguistici per generare testi che appaiono autentici, come se li avesse scritti una persona in carne e ossa.
Anyone who is hiring knows every job has 1000s of candidates impossible to sift through.
People are using AI to mass-apply to jobs. It’s not just one guy who went viral on Reddit. His open-source repo has 12k+ stars.
Employers need to pull up their socks. pic.twitter.com/Cu9Eo3OdhA
— Deedy (@deedydas) October 6, 2024
Nel dettaglio, quello che fa il programma di intelligenza artificiale è analizzare la job description dell’azienda (la pagina del sito web “chi siamo”, per intenderci) che contiene quasi sempre una piccola descrizione della stessa. In base a ciò, l’IA crea la lettera di presentazione. E quando si tratta di aziende più grandi? Qui l’intelligenza artificiale, forte della sua memoria “allenata”, riesce a creare qualcosa di ulteriormente strutturato.
Fonte : Today