Re Carlo avrebbe invitato Trump a entrare nel Commonwealth

Per salvare il Canada dai dazi statunitensi, la casa reale britannica avrebbe pensato di fare al presidente Donald Trump un’offerta che non potrà che apprezzare: entrare nel Commonwealth. L’invito arriverebbe direttamente da Re Carlo III e rientra tra gli strumenti utilizzati dalla famiglia reale per corteggiare il tycoon che è sempre stato affascinato dai Windsor.

L’invito

L’invito a entrare nel Commonwealth non è una novità. La proposta di adesione degli Stati Uniti è stata avanzata per la prima volta durante il primo mandato di Trump alla Casa Bianca dalla Royal Commonwealth Society (Rcs) con la benedizione della Regina Elisabetta. Questo secondo corteggiamento arriva nel momento più teso nei rapporti tra Washington e Ottawa (che fa parte del Commonwealth).

Lo stesso Trump è rimasto allettato dall’idea: “Amo Re Carlo. Mi piace”, ha commentato sul suo social Truth. La mossa britannica servirebbe a blandire il presidente. Avrebbe lo stesso del trattamento speciale che sarebbe riservato a Trump in occasione della sua prima visita di stato da neopresidente a Londra. Secondo quanto è trapelato dal bilaterale tra il premier Keir Starmer e Trump, Re Carlo III avrebbe invitato il presidente degli Stati Uniti a pernottare nel castello di Balmoral, residenza privata dei Windsor. 

Cos’è il Commonwealth

Il Commonwealth (benessere comune, ndr.) è un’organizzazione intergovernativa di 56 Paesi, la maggior parte ex colonie britanniche. Tra i membri ci sono Canda, India, Australia e Sudafrica. A capo dell’organizzazione c’è il sovrano britannico che però non ha alcun potere sui singoli Stati. Re Carlo è poi capo di Stato di quindici Paesi, i cosiddetti Reami del Commonwealth. Tra i fini principali dell’organizzazione c’è la cooperazione economica e la promozione della democrazia.

Fonte : Today