Brian May sulla possibilità di nuova musica: “Potrei avere una nuova canzone dei Queen qui davanti a me proprio ora”

Mentre sta recuperando dai problemi fisici che ha avuto alla fine del 2024 nella sua casa di campagna (dove come ha detto la moglie Anita Dobson: “Si rilassa dando da mangiare alle volpi e ai tassi in giardino”), Brian May ha rilasciato un’intervista a Mojo in cui per la prima volta ha parlato della possibilità di scrivere nuove canzoni dei Queen con Roger Taylor: “Potrebbe succedere. Io e Roger Taylor scriviamo costantemente, ci scambiamo idee e registriamo cose nei nostri studi. Potrei avere una nuova canzone dei Queen qui davanti a me proprio ora. Dipende se è un’idea che raggiunge la sua maturità, è come un seme che cresce”. Il chitarrista e il batterista dei Queen, che suonano insieme dalla fine degli anni 60, quando hanno formato gli Smile, hanno spiegato anche le dinamiche creative all’interno della band, in cui tutti e quattro i membri erano anche autori di canzoni: “Ogni volta che dovevo presentare un pezzo agli altri ero sempre molto nervoso perché temevo che non piacesse” ha detto Brian May, “È una cosa che non è mai cambiata, anche dopo tanti anni”.

Io e Brian avevamo qualche vantaggio su John Deacon, per lui era più difficile, perché non è un cantante” ha detto Roger Taylor, “Ma Freddie lo aiutava molto nella composizione dei brani. Ci aiutava tutti, noi gli dicevamo: sei il leader della band e lui rispondeva: no, sono il cantante”. Nel 1989, a partire dall’album The Miracle i Queen prendono la decisione di condividere i credit delle canzoni, firmandole solo con il nome della band. Secondo Brian May, questo ha reso ancora più intensa e profonda la loro collaborazione: “Mi ricordo quando stavo scrivendo The Show Must Go On per l’album Innuendo e l’ho fatta sentire a Freddie. Lui era già malato e non volevo dirgli che la canzone era per lui, ma era ovvio perchè parla di un clown sofferente che dipinge un sorriso sul volto per continuare il suo spettacolo. Quel pomeriggio abbiamo scritto una strofa insieme e qualche settimana dopo è venuto in studio, ha buttato giù un paio di vodke e ha detto: fate partire il nastro, voglio cantare”.

La potenza del suo modo di cantare e di interpretare il ruolo della rockstar erano per Brian May un’esplosione di energia che nascondeva un carattere diverso: “Era una delle persone più timide che abbia mai conosciuto, ma quando si lasciava travolgere dall’esaltazione, nessuno se ne accorgeva. Aveva delle idee incredibili, che noi tendevamo ad incoraggiare sempre. Alcune erano geniali, altre meno”.

Il chitarrista dei Queen ha fatto un esempio, rivelando un aneddoto che nessuno conosceva: “Un giorno ci ha detto: avete visto Michael Jackson? Ha fatto un album intitolato Bad. Voglio intitolare il nostro prossimo album Good! Io, John e Roger ci siamo guardati in faccia e gli abbiamo detto: forse è meglio pensarci un momento, Freddie. Chissà, magari aveva ragione lui”.

Fonte : Virgin Radio