Prima il locale dato alle fiamme, poi la spedizione punitiva in una sala da biliardo e, infine l’arresto. Scene da film di cui si è reso protagonista un ragazzo di 20 anni, arrestato nel pomeriggio di ieri, giovedì 20 marzo. I fatti risalgono allo scorso gennaio, quando il 20enne ha messo in atto la sua vendetta tra Sant’Agata di Militello e Rocca di Caprileone, in provincia di Messina.
L’incendio e la spedizione punitiva nella sala da biliardo
Il giovane ha preso di mira prima un’associazione ricreativa in cui i titolari gli avevano vietato di accedere nei giorni precedenti, così il ragazzo ha deciso di cospargere con del liquido infiammabile la porta di ingresso del locale, posto al piano terra di un edificio, innescando un incendio. Una scena ripresa dalle telecamere, come quella avvenuta due giorni dopo in una sala da biliardo: una spedizione punitiva commessa insieme ad altri due giovani definita dall’accusa “feroce e ingiustificata”.
I giovani avrebbero minacciato il titolare: “A me mi possono arrestare…pure se mi faccio 10 anni, me ne sbatto la minchia… se io devo passare di là e ti devo ammazzare e me ne faccio altri 50, non me ne fotte una m******!”. Mentre frasi simili sarebbero state rivolte anche ai clienti: “Vedi che ti prendo a schiaffi davanti ai Carabinieri! … dici la verità, perché ti do un colpo di bottiglia!”. Minacce culminate con una violenta aggressione, tra schiaffi, pugni e calci, e il lancio di diversi oggetti, tra cui le stecche e le palle da biliardo. Non solo: dopo aver distrutto il locale i tre, indiziati per estorsione continuata e aggravata, avrebbero anche preteso di bere gratis degli alcolici. Come sottolineato dal gip, le persone presenti nel locale hanno assistito incredule a questa violenza gratuita e alla distruzione della sala giochi, con le immagini delle telecamere che hanno permesso di identificare i responsabili.
L’arresto del fratello e le minacce alla polizia: “Vi ammazzo tutti”
Dopo oltre un mese di indagini la polizia e i carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti dei tre giovani, residenti a Sant’Agata di Militello, nel Messinese. Per il 20enne sono scattati gli arresti domiciliari con obbligo di braccialetto elettronico, mentre per gli altri due, una ragazza di 22 anni e un 36enne, l’obbligo di dimora. Come detto, più giovane è accusato di estorsione continuata e aggravata, in concorso con gli altri due, per l’incendio e la spedizione punitiva nella sala giochi avvenute tra il 23 e il 24 gennaio scorsi.
Il giovane è indagato anche per il furto di un motorino avvenuto nel novembre dello scorso anno, e per resistenza aggravata contro gli agenti del commissariato locale. Lo scorso 24 dicembre, dopo aver scoperto l’arresto del fratello per possesso di sostanze stupefacenti, il giovane si è presentato in commissariato, colpendo con calci e pugni il portone d’ingresso e gridando: “Dovete morire tutti, bastardi, pezzi di m****, sbirri di m****”. Una volta venuto a conoscenza dell’arresto del fratello, il ragazzo si è recato in commissariato e ha colpito più volte il portone di ingresso, gridando: “Aprite questa porta, aprite o la sfondo a calci, se non aprite torno con la macchina e la sfondo. Vi scasso tutti, vi ammazzo tutti, vi scanno tutti, vi mangio il cuore”.
Fonte : Today