Ad un anno dal tragico incidente a seguito del quale tre giorni dopo ha perso la vita la diciannovenne Sharon Bonillo, arriva l’avviso di conclusione indagini firmato dal pubblico ministero Filomena Di Tursi.
Morte Sharon Bonillo, ci sono quattro indagati
Nel registro degli indagati ci sono quattro persone: una ragazza di 33 anni, S.M., conducente della Fiat Cinquecento a bordo della quale viaggiava la giovane vittima con altre due amiche rimaste gravemente ferite. Indagati anche la responsabile del servizio manutenzione strade della direzione lavori pubblici e infrastrutture del Comune di Taranto e due istruttori tecnici del comando di Polizia Locale. L’ipotesi di reato è quella di omicidio stradale.
Secondo la ricostruzione della Procura che ha affidato le indagini ai militari dell’Arma dei Carabinieri, la trentatreenne alla guida della Fiat Cinquecento, difesa dagli avvocati Cosimo La Fratta e Gabriella D’Arco, avrebbe percorso quel tratto di strada su via Mediterraneo, a una velocità di oltre 100 chilometri orari, laddove il limite di velocità è fissato a 50. Inoltre, sempre secondo quanto si legge nel capo di imputazione, la donna avrebbe sorpassato una Opel Corsa, non rispettando le distanze laterali e finendo quindi per impattare con la parte posteriore della sua auto contro la Opel. Una manovra, complice la velocità elevata, che l’avrebbe portata fuori strada e a impattare successivamente contro un palo dell’Enel in calcestruzzo. Un palo che, secondo quanto ricostruito dalla Procura, si trovava a meno di due metri dalla fine del manto stradale e senza una protezione.
L’incidente è avvenuto nella notte tra il 7 e l’8 marzo del 2024. Le condizioni di Sharon apparvero subito gravissime, infatti la giovane spirò dopo 3 giorni di agonia mentre era ricoverata all’ospedale Santissima Annunziata. Le altre sue amiche invece riportarono gravi ferite con una prognosi di 40 giorni, mentre la conducente dell’auto solo lievi ferite.
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Fonte : Today