Stratega della comunicazione o folle visionario? Il dubbio rimarrà ancora una volta per quanto riguarda Kanye West, il quale ha appena pubblicato il suo nuovo album, Bully. Ma come al solito ha dovuto fare le cose a modo suo: il nuovo disco, che arriva a quattro anni dal precedente Donda e che segue di un solo anno il progetto collaborativo Vultures con Ty Dolla Sign, non si trova infatti sulle classiche piattaforme di streaming. West, o Ye che dir si voglia, l’ha diffuso tramite il suo profilo su X/Twitter: interrotti i consueti rant e i messaggi sconnessi poi puntualmente cancellati, il rapper ha infatti inserito nei suoi post una serie di link che rimandano a un sito di hosting video; attraverso password opportunamente comunicate si può accedere alla visione di alcuni film, creati in collaborazione con l’artista visionario Hype Williams, già regista di moltissimi videoclip di diversi grandi nomi del rap e già consueto collaboratore di West.
Nel pomeriggio del 19 marzo, dunque, West ha twittato un link al film con la colonna sonora di Bully, sostenendo che il progetto musicale però era “non finito e metà delle tracce vocali sono in AI”, ma nonostante ciò voleva testare la reazione degli ascoltatori. Poche ore dopo ha diffuso tre link che rimandano rispettivamente a tre versioni dello stesso film, ovvero una “screening version,” una “post Hype version” e una “post post Hype version”. Nei video si vede Saint West, il figlio avuto da Kim Kardashian nel 2015, che affronta con una mazza alcuni wrestler mascherati su di un ring. La pubblicazione dell’album in questo modo decisamente poco ortodosso è avvenuta in mezzo a una serie di altri tweet piuttosto deliranti (poi cancellati), in cui West se la prendeva con Jay Z, Beyoncé e i loro figli, ma anche contro le case discografiche (“la case discografiche francesi ed ebree trattano gli artisti come prostitute“, ha scritto e poi rimosso a un certo punto).
L’idea dietro a Bully era già stata annunciata durante un concerto in Cina nel settembre 2024 e pare sia stato ispirato a un fatto realmente accaduto allo stesso figlio Saint, che ha definito bullo dopo aver saputo che aveva dato un calcio a un compagno di scuola perché era “debole”. Il piano originale era quello di pubblicare l’album in occasione del compleanno della figlia North West, quindi il prossimo giugno, ma tutto sembra essere stato anticipato a sorpresa. Nonostante l’eterodossia del metodo di distribuzione, molti sui social stanno apprezzando il contenuto musicale di Bully, che contiene diverse campionature soul (tra le più riconoscibili quella di You Can’t Hurry Love delle Supremes) e anche per la prima volta un rap in spagnolo dello stesso Kanye West. Difficile dire quanto quest’album e i relativi visual rimarranno disponibili, data la notoria tendenza del rapper a cancellare tutto ciò che scrive. Di sicuro è l’ennesima trovata che ci fa parlare di lui, che ancora una volta testa le mille sfaccettature dell’attenzione social.
Fonte : Wired