Terremoti a Catanzaro e ai Campi Flegrei, ecco perché non c’è alcun legame

Negli ultimi giorni, l’attenzione è stata rivolta ai terremoti che hanno interessato diverse zone d’Italia, in particolare lo sciame sismico in provincia di Catanzaro, in Calabria, e le recenti scosse nei Campi Flegrei, nell’area metropolitana di Napoli. Questo ha sollevato il dubbio se tra i due fenomeni esista un qualche legame. Tuttavia, come spiega Geopop in un articolo, non esiste alcuna correlazione tra i due eventi. Ecco perché e quali sono le differenze tra i sismi registrati in Calabria e nei Campi Flegrei.

Differenze nelle profondità e nelle origini dei terremoti

Le principali differenze tra i sismi che hanno colpito Catanzaro e quelli nei Campi Flegrei riguardano la profondità e l’origine. I terremoti in Calabria hanno avuto un’ipocentro situato mediamente tra i 9 e gli 11 chilometri, mentre quelli nei Campi Flegrei sono stati molto più superficiali, con un’ipocentro che si trova a 2-3 chilometri di profondità. Questa differenza influisce sulla percezione delle scosse: i terremoti nei Campi Flegrei sono stati percepiti in modo più intenso. La differenza di profondità è legata all’origine dei terremoti. Quelli in Calabria sono di natura tettonica, causati dalla presenza di numerosi sistemi di faglie nella zona. Al contrario, i terremoti nei Campi Flegrei sono causati dal bradisismo, un fenomeno vulcanico che fa muovere la crosta terrestre in relazione all’attività del magma sottostante, noto anche come “respiro vulcanico”.

Una coincidenza temporale senza legame

La vicinanza temporale tra i terremoti in Calabria e quelli nei Campi Flegrei è dunque solo una coincidenza, facilitata dal fatto che la Calabria è un territorio ad alta sismicità e i Campi Flegrei si trovano nella fase acuta di una crisi bradisismica.

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Fonte : Sky Tg24