Oggi il primo di due scioperi dei trasporti, decisione a metà di Putin, Meloni si riposiziona, cosa ha ucciso Aurora a 19 anni e le altre notizie da sapere per iniziare la giornata

Buongiorno dalla redazione di Today.it. Ecco Start, le notizie da sapere per iniziare la giornata: oggi è mercoledì 19 marzo 2025.

Oggi lo sciopero dei treni

Quella di oggi, 19 marzo, si annuncia come un’altra giornata di disagi per chi viaggia in treno per lo sciopero nazionale proclamato dalle organizzazioni sindacali Ugl Ferrovieri, Slm Fast Confsal e Orsa Ferrovie. I lavoratori incrociano le braccia dalle 9 alle 17. Prevista anche una manifestazione a Roma. Il gruppo Fs spiega che “lo sciopero potrebbe avere impatti sulla circolazione ferroviaria e comportare cancellazioni totali e parziali di Frecce, Intercity e treni del Regionale di Trenitalia anche prima e protrarsi oltre l’orario di termine dell’agitazione sindacale”. Quella di oggi è solo la prima protesta nel settore dei trasporti. C’è infatti anche lo sciopero del 21 marzo che incombe, con lo stop di 24 ore del trasporto pubblico locale annunciato negli scorsi giorni da Cub Trasporti, Sgb, Cobas Lavoro privato e Adl Cobas. In ogni città gli autisti di bus metro e tram incroceranno le braccia nel rispetto di diverse fasce di garanzia. Nella stessa giornata sono previsti altri scioperi a livello territoriale.

Cosa hanno deciso davvero Putin e Trump

Putin Associated Press LaPresseStop per trenta giorni agli attacchi alle centrali elettriche e alle infrastrutture civili ucraine. Solo dopo si potrà arrivare un cessate il fuoco allargato per arrivare a una “pace permanente” a una condizione: lo stop di tutti gli aiuti militari a Kiev. Ha portato a questo la telefonata di un’ora e mezza tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e quello russo, Vladimir Putin. C’è quindi ancora molta strada da fare per la pace piena. “I leader – ha spiegato la Casa Bianca in un resoconto della telefonata – hanno concordato che il cammino verso la pace comincerà con un cessate il fuoco energetico e infrastrutturale, nonché con negoziati tecnici sull’attuazione di un cessate il fuoco marittimo nel Mar Nero, un cessate il fuoco completo e una pace permanente”. Il presidente russo ha inoltre informato Trump di uno scambio di 175 prigionieri per parte con l’Ucraina e che dovrebbe essere portato a termine oggi. Putin non è pronto a “porre fine” alla guerra e le condizioni poste “puntano a indebolire l’Ucraina”, ha detto il presidente Zelensky, non nascondendo l’irritazione dei vertici ucraini per l’esito del colloquio. “Dopo aver ottenuto i dettagli dal presidente degli Stati Uniti daremo la nostra risposta”, ha aggiunto. I colloqui per un cessate il fuoco tra Russia e Ucraina continueranno domenica nella città saudita di Gedda. 

Oltre 400 morti segnano la fine della tregua a Gaza

La tregua tra Israele e Hamas è terminata nel modo peggiore: i caccia israeliani hanno ripreso a bombardare intensamente Gaza. Le autorità della Striscia hanno riferito che almeno 400 persone sono state uccise dalle ondate di attacchi, di cui – secondo l’Unicef – 130 bambini. Il premier israeliano Benyamin Netanyahu e il ministro della Difesa Israel Katz in una nota congiunta hanno annunciato di avere “dato ordine all’esercito di agire con forza contro Hamas, dopo che si è rifiutato di liberare gli ostaggi e ha respinto tutte le proposte dell’inviato Usa Steve Witkoff e dei mediatori”. In serata Hamas ha sostenuto che “stava affrontando in modo responsabile i negoziati, non ha respinto la proposta Usa ma stava trattando”. La risposta di Netanyahu è arrivata in un messaggio videoregistrato: “Questo è solo l’inizio”. La ripresa della guerra intanto ha gettato ancor di più nello sconforto i familiari degli ostaggi, 59 tuttora a Gaza da 529 giorni di cui 24 ancora in vita, ritenendo che la scelta di Netanyahu sia letale per i loro cari. 

Meloni ricuce con la Lega e si sposta verso Trump

meloni chigiCon le “rappresaglie” sui dazi “tutti perdono”. E il governo “sostiene lo sforzo avviato dal presidente americano Trump” per la pace in Ucraina. Giorgia Meloni prosegue su una linea apparentemente più vicina a quella di Washington che a quella di Bruxelles, condensando nel suo discorso al Senato tutti i dubbi sul piano ReArm Europe di Ursula von der Leyen, “un annuncio roboante” – dice con un aggettivo più volte usato dai leghisti – “rispetto alla realtà di quanto viene proposto”. E boccia di nuovo strategia dei “volenterosi”, ribadendo il no all’invio di truppe in Ucraina. Le comunicazioni della premier in vista del Consiglio europeo riescono a ricomporre le fratture dei giorni scorsi nella maggioranza. Come prova della pax ritrovata c’è il comunicato della Lega che promuove il discorso della presidente del Consiglio, “nella giusta direzione, fortemente auspicata da Salvini”. C’è chi legge il discorso in Meloni in controluce prospettando a breve una visita alla Casa Bianca. Il primo dossier da affrontare con Trump sarebbe quello dei dazi.  

Aurora morta a 19 anni in gita, sequestrati i farmaci

Sarà un’inchiesta a fare luce sulla morte di Aurora Bellini, la studentessa toscana di 19 anni morta mentre era in gita con la scuola: si trovava sul traghetto Napoli-Palermo quando si è sentita male. Aurora abitava a Batignano, piccola frazione a nord di Grosseto e frequentava il quarto anno per geometri dell’istituto Manetti Porciatti. L’hanno trovata i suoi compagni riversa nel bagno della cabina. È morta poco dopo nel porto di Sorrento dopo che i medici avevano fatto di tutto per far ripartire il suo cuore. Insieme ai suoi compagni avrebbe dovuto fare il Tour della legalità, un percorso alla scoperta di luoghi e persone che hanno combattuto la mafia. Secondo quanto emerso dai primi accertamenti medici, non si esclude che la ragazza possa aver avuto un infarto. La Procura di Torre Annunziata ha aperto un fascicolo al momento contro ignoti e disposto l’autopsia. Gli investigatori hanno sequestrato tutti gli effetti personali di Aurora trovati nella cabina della nave su cui viaggiava, anche dei farmaci, aspirine e antinfiammatori in base a quanto emerso.
Solo come atto dovuto verrà anche eseguito un esame tossicologico. Tra gli effetti personali presi dagli investigatori anche il cellulare. 

Vi segnalo inoltre, in breve…

Ennesima strage di migranti

C’è stato un altro tragico naufragio di migranti nel Mediterraneo. Sei cadaveri sono stati recuperati in mare dalle motovedette di guardia costiera e guardia di finanza. Il gommone su cui viaggiavano è stato individuato nei pressi dell’isolotto di Lampione. Soccorsi dieci superstiti, sei uomini e quattro donne, portati a Lampedusa. I superstiti hanno riferito di essere partiti domenica notte in 56 da Sfax, in Tunisia. Risulterebbero quindi una quarantina di dispersi.

Ancora giorni in ospedale per il Papa 

La degenza di Papa Francesco sarà ancora lunga e le sue dimissioni dall’ospedale “non sono imminenti”. È quanto ribadiscono fonti vaticane ricordando che il quadro clinico di Bergoglio, ricoverato da oltre un mese, resta complesso. Ci sono però elementi positivi: la notte tra lunedì e martedì ha dormito senza maschera e ventilazione meccanica ma con solo l’ossigeno ad alti flussi. Compiuti poi progressi con la fisioterapia.

La morte di Purgatori, chiesto il processo per 4 medici

I pm di Roma hanno chiesto il processo per quattro medici che hanno curato il giornalista Andrea Purgatori, morto nel luglio del 2023. Nei confronti del radiologo Gianfranco Gualdi, del suo assistente Claudio Di Biasi e della dottoressa Maria Chiara Colaiacomo, entrambi appartenenti alla sua equipe, e del cardiologo Guido Laudani, è contestato il reato di omicidio colposo. L’udienza preliminare è stata fissata al 19 settembre prossimo.

Rientrati sulla Terra dopo 9 mesi gli astronauti Usa 

Sono rientrati a Terra i due astronauti della Nasa Suni Williams e Butch Wilmore rimasti bloccati per nove mesi sulla Stazione Spaziale Internazionale, dove erano arrivati a giugno 2024 con la Starliner. La navetta Crew Dragon Freedom, che li ha riportati a casa, è ammarata nel Golfo del Messico al largo di Tallahassee (Florida).

Pride vietato per legge

Il Parlamento ungherese ha approvato la legge, presentata dalla coalizione che regge il governo sovranista di Viktor Orban, che vieta le marce del Pride sulla base della controversa legge per “la protezione dei minori” approvata nel 2021 per vietare la “promozione ed esibizione” dell’omosessualità ai minori. La nuova legge emenda il diritto di associazione e riunione, limitandolo a eventi “che rispettano il diritto dei bambini a uno sviluppo fisico, mentale e morale appropriato”.
 

Fonte : Today