Medio Oriente, Israele torna a bombardare Gaza. Netanyahu ad Hamas: è solo l’inizio

Crolla la tregua in Medio Oriente. Israele ha lanciato stanotte nuovi raid aerei sulla Striscia di Gaza: una campagna di bombardamenti a sorpresa, che, come riporta il Times of Israel, è stata denominata  “Forza e Spada”, con Netanyahu che accusa Hamas di non voler rilasciare gli ostaggi e respingere le proposte dei mediatori: “Attacchi sono solo l’inizio”. Secondo il ministero della Salute di Gaza i morti sono già oltre 400. “Non smetteremo di combattere finché tutti gli ostaggi non saranno tornati a casa e tutti gli obiettivi di guerra non saranno stati raggiunti”, ha affermato il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz. “Hamas avrebbe potuto rilasciare gli ostaggi per estendere il cessate il fuoco, ma invece ha scelto la guerra”, ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale degli Usa Brian Hughes. 

Tra le vittime degli attacchi c’è anche Issam Da’alis, membro dell’ufficio politico di Hamas a Gaza e capo del comitato di monitoraggio delle attività governative. Anche Abu Anas Shabana, comandante della brigata Rafah di Hamas, insieme alla moglie e i suoi cinque figli sono rimasti uccisi durante gli attacchi israeliani notturni. Secondo la tv saudita al Hadath, è stato ucciso in un bombardamento israeliano a Khan Yunis, nel sud di Gaza anche il leader delle brigate al Quds della Jihad islamica palestinese, Hassan al-Na’am Abu Ali.

“Il pronto soccorso è in condizioni disastrose. Abbiamo corpi e parti di  corpi, per lo più bambini e donne. C’è molta confusione nella  popolazione. Alcuni sono corsi in ospedale solo per proteggersi. Noi  medici abbiamo pianto per l’intensità e la difficoltà della situazione.  Ci sono alcuni casi gravi: ustioni, amputazioni, ferite alla testa,  ferite al petto”. Questa la drammatica testimonianza del dottor Mohammad  Qishta di Medici Senza Frontiere dall’ospedale Nasser di Gaza.

Intanto, Teheran denuncia le parole “belligeranti” di Trump in merito al sostegno dell’Iran ai ribelli Houthi dello Yemen, minacciando “gravi conseguenze” in caso di un’aggressione Usa. Tajani riceve oggi il ministro degli Esteri siriano Shaibani.

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Fonte : Sky Tg24