Cristian Bucchi non è un allenatore che ama il turn over. L’ha detto in conferenza stampa e questo inizio della sua gestione lo conferma: in difesa Gilli ha giocato titolare sette volte su sette, Chiosa sei su sette. Per Gigli solo una presenza dall’inizio contro il Carpi, per Lazzarini zero. A sinistra, dopo le prime due gare di Coccia contro Ternana e Torres, è stato sempre schierato Righetti. A centrocampo tre volte titolare Damiani, fuori dall’undici nelle ultime tre giornate, e appena 40 minuti totali per Santoro. Un po’ più spazio l’ha avuto Mawuli, molto meno Settembrini che però è stato frenato dall’infortunio al ginocchio. A intermittenza l’impiego di Chierico e Dezi, i quali devono ritrovare la migliore condizione. In attacco le gerarchie sono state subito chiare. Pattarello, Ravasio e Tavernelli in cima alla lista, con Ogunseye che ha collezionato scampoli: 17 minuti a Terni, poi nell’ordine 9, 0, 2, 10, 22, 12. Bucchi ama il calcio propositivo, offensivo e quando è arrivato si è trovato tra le mani una squadra in difficoltà mentale, spenta, passiva. Un po’ per scelta e un po’ per necessità, da Rimini in avanti ha cambiato lo status quo: Guccione a fare il play…
Fonte : Today