Netanyahu: “Stiamo vincendo, da ora i negoziati vanno avanti solo sotto il fuoco: non ci fermeremo davanti a nulla”

”La pressione militare è la condizione per il rilascio degli ostaggi”. Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in un discorso alla nazione, affermando che ”non è finita la campagna” militare contro Hamas e che Israele ”sta vincendo la guerra”. Nella notte tra il 17 e il 18 marzo nuovi raid aerei israeliani sulla Striscia di Gaza hanno provocato 400 morti e decine i feriti. Secondo l’Unicef almeno 130 sono bambini. Ma il bilancio peggiora rapidamente. L’operazione è stata denominata “Strenght and Sword” cioè “Forza e Spada”. Gli ospedali di Gaza sono al collasso. Ma secondo quanto detto da Netanyahu non è finita qui. Intanto, a Tel Aviv scoppiano le proteste contro il governo.

Netanyahu: “Andremo avanti, non ci fermeremo davanti a nulla”

Secondo Netanyahu, Israele ha ripreso la campagna militare contro Hamas perchè ha respinto tutte le proposte di liberare altri ostaggi. “Nelle ultime 24 ore, Hamas ha sentito la nostra forza. Voglio garantire a voi e a loro: questo è solo l’inizio. Continueremo a combattere per raggiungere tutti gli obiettivi della guerra”, ha detto Netanyahu, che ha aggiunto: “Il mio cuore è con gli ostaggi e le loro famiglie, stanno vivendo un incubo impossibile, ogni giorno, ogni minuto”.

“I negoziati andranno avanti, ma solo sotto il fuoco”, la minaccia del presidente israeliano in riferimento a un accordo sulla Striscia di Gaza e per la liberazione degli ostaggi israeliani ancora nell’enclave palestinese. ”Andremo avanti, non ci fermeremo davanti a nulla, ‘raggiungeremo gli obiettivi della nostra guerra, molti sono già stati raggiunti”.

Le proteste contro il governo Netanyahu

Migliaia di persone sono scese in piazza a Tel Aviv contro la decisione del premier israeliano Benjamin Netanyahu di rimuovere dall’incarico il capo dello Shin Bet Ronen Bar e di riprendere i combattimenti nella Striscia di Gaza. La manifestazione è guidata dal Defensive Shield Forum, un gruppo di 169 ex alti funzionari dell’esercito, della polizia, del Mossad e dello Shin Bet.

Fonte : Today