Google ha comprato Wiz e messo a segno la più grande acquisizione della sua storia

Google mette a segno l’acquisizione più costosa della sua storia. Il colosso di Mountain View ha annunciato martedì 18 marzo l’acquisto di Wiz per 32 miliardi di dollari. Fondata appena quattro anni fa, l’azienda con sede a New York ha sviluppato una piattaforma che consente alle aziende di proteggere i propri dati e applicazioni nell’utilizzo di servizi cloud, registrando un fatturato annuale di 700 milioni di dollari e una crescita esplosiva. L’acquisizione di Wiz, che ha già nel suo portafoglio diversi clienti importanti come Salesforce e DocuSign, permetterà a Google di migliorare la propria offerta di sicurezza cloud, un settore dove i suoi concorrenti Amazon Web Services e Microsoft Azure detengono attualmente quote di mercato maggiori. La transzione avverrà interamente in contanti. L’accordo dovrà ottenere le approvazioni regolatorie e si prevede che sarà finalizzato nel 2026.

Google-Wiz, un accordo con una storia complessa

Il “sì” di Wiz a Google arriva dopo un primo clamoroso rifiuto. Nel 2023, nonostante un’offerta da 23 miliardi di dollari, l’azienda di cybersicurezza aveva scelto l’indipendenza, preoccupata delle conseguenze regolatorie e dei limiti alla propria autonomia operativa. In soli quattro anni Wiz ha registrato una crescita significativa del suo valore: valutata 12 miliardi di dollari dopo un round di finanziamento da 1 miliardo all’inizio del 2023, era successivamente salita a 16 miliardi dopo il fallimento del primo accordo con Google. L’attuale acquisizione raddoppia ulteriormente tale valutazione, generando un ritorno considerevole per investitori come Sequoia, Index Ventures e Salesforce. Un fattore che ha contribuito alla ripresa delle trattative è stato il cambio di amministrazione negli Stati Uniti: la vittoria di Donald Trump alle elezioni del 2024 ha infatti suscitato aspettative di un approccio più permissivo verso fusioni e acquisizioni nel settore tecnologico, rispetto alla precedente gestione democratica, che aveva intensificato le azioni antitrust contro le big della Silicon Valley.

Secondo Tech Crunch, l’accordo prevede che Wiz mantenga un alto grado di indipendenza operativa, seguendo una strategia simile a quella adottata da Microsoft nel 2016 con l’acquisizione di LinkedIn per 26 miliardi di dollari. In quel caso, il social network professionale ha conservato la propria identità e leadership, pur beneficiando delle risorse offerte dal colosso di Redmond. Secondo i termini dell’accordo, Wiz continuerà a operare con tutti i principali fornitori di servizi cloud, inclusi Amazon Web Services, Microsoft Azure e Oracle Cloud. I clienti esistenti potranno quindi continuare a utilizzare i servizi di Wiz indipendentemente dalla piattaforma cloud prescelta. L’azienda prevede di espandere il proprio organico e valuta possibili ulteriori acquisizioni per rafforzare la propria offerta tecnologica.

Per Google, l’operazione si inserisce in una duplice strategia. Da un lato, consente di rafforzare immediatamente le proprie capacità nel campo della sicurezza informatica, un settore in rapida crescita e sempre più critico con l’evoluzione delle minacce digitali. Dall’altro, promuove l’adozione del modello multicloud, ovvero l’utilizzo simultaneo di più fornitori di servizi cloud da parte delle aziende, approccio che offre maggiore flessibilità e che Google intende supportare come elemento distintivo della propria offerta.

Fonte : Wired