La startup italiana Arox ha presentato un chip chiamato AX-E0 che promette prestazioni di alto livello e, soprattutto, un consumo energetico ridottissimo. La stima parla chiaro, visto che assorbe appena un decimo rispetto alle soluzioni classiche embedded ovvero tutti quei microprocessori integrati in dispositivi vari e progettati per usi altamente specializzati. AX-E0 potrebbe quindi dare una profonda accelerata alle innovazioni in tutti quegli ambiti in cui si utilizzano questi tipi di chip dall’internet of things ai device di tipo medicale fino alle smart cities.
Arox è nata dall’incubatore del Politecnico di Milano e ha mirato subito a una sfida impegnativa e quantomai attuale come quella di fornire una soluzione a bassissimo consumo energetico per un segmento in profonda crescita come quello dei microchip. AX-E0 si basa su una cpu progettata su misura e basata su una speciale architettura (chiamata Leonardo): la sua altissima efficienza dipende anche dalla capacità di energy harvesting ovvero di assorbimento dell’energia direttamente dall’ambiente che la circonda. Sulla carta è quindi possibile garantire il funzionamento anche senza batterie integrate, per la massima autonomia e durata nel tempo. I campi di applicazione di questa soluzione sono ampi e variegati:
- Smart Metering e Monitoraggio Infrastrutturale ovvero i sistemi di misurazione automatizzata per le infrastrutture come elettricità, gas e acqua offrendo un report in tempo reale e continuo, pensato anche per rilevare in modo tempestivo eventuali problematiche.
- Dispositivi Wearable per Salute e Fitness che considerano device indossabili per esempio al polso oppure soluzioni integrate nell’abbigliamento, ma anche monitor per il settore medico col vantaggio di ridurre drasticamente consumi e quindi anche le ricariche.
- Dispositivi IoT per Smart Cities pensati per il monitoraggio in tempo reale per esempio del traffico cittadino, per rilevare i dati sulla qualità dell’aria oppure per gestire i sistemi di illuminazione intelligente.
Fonte : Wired