Alessandro Baricco su Tex Willer, “lo amo, anche se è di destra”

Si parla poi di western, ovviamente, tra cinema, letteratura e fumetto. “Ho un legame molto forte con il genere western”, racconta ancora Baricco. Non è certo una rivelazione sorprendente: il suo ultimo romanzo è proprio un western sui generis, Abel. Ma non tutti sapranno che, tra le influenze del giovane Baricco di Castelli di rabbia, c’erano anche i fumetti. “Ken Parker era meraviglioso come tecnica narrativa, e ha sicuramente influenzato molto il mio primo libro, che raccoglie l’eredità di fumetti, cinema, sport”, commenta l’autore.

E tra le tante sfumature della lontana frontiera Americana, Baricco preferisce quelle meno realistiche. “Il western è uno stato dell’anima. Il west di McCarthy, ad esempio, è metafisico. E questo lo rende sublime, nonostante la violenza disumana raccontata nei suoi romanzi. Quando invece il western rimane troppo realistico, piatto, mi annoio un po’. Se dobbiamo andare nel western composto, che non si concede il lusso di essere metafisico, allora preferisco i fumetti. Meglio Tex”, aggiunge.

Lo stesso Faraci interviene ricordando le molteplici ispirazioni dell’eroe bonelliano: “Tex non è un western puro. Il rapporto tra i pard affonda le radici lontane nell’amicizia fortissima che lega gli eroi di Salgari e di Dumas. Gli incontri al bancone del saloon hanno spesso sfumature da genere noir. Bonelli ha voluto scrivere un fumetto adulto, in cui per la prima volta si usavano nuvolette con un testo forbito, giusto e abbondante”.

Quanti anni ha Topolino?

Come sempre accade quando c’è passione su un tema comune, l’incontro tra i pard diventa una chiacchierata più ampia e intima sul mondo del fumetto. E Baricco decide di togliersi una curiosità in diretta: “Una volta ho chiesto a Tito quanti anni avesse Topolino, e lui mi ha sorpreso rispondendomi subito prontissimo. Allora, quanti anni hanno Tex e suo figlio Kit Willer, e quanti anni ha Kit Carson?”. Faraci non si fa cogliere in contropiede, e con il parere unanime degli altri bonelliani svela l’arcano: “Topolino ha 30 anni”, premette, condividendo con il pubblico la confidenza fatta a Baricco. “Tex ne ha 45, è nato nel 1838. Carson ne ha 10 più di Tex, è nato nel 1828. E Kit Willer ne ha tra i 17 e i 25, a seconda di quello che richiedono le circostanze”, scherza.

A margine del convegno abbiamo avuto modo di fermarci a parlare con Baricco per un parere sul più ampio mondo dei fumetti (Disney e western a parte). “Ne ho letti tantissimi e ho lavorato con autori come Manuele Fior. Ho vissuto in Francia, quindi apprezzo la scuola europea del fumetto”. E i manga?Non li leggo. Ci ho provato, ma non mi divertono. Credo che ci sia un vero e proprio salto generazionale tra me e i manga; i miei figli li apprezzano, io no”.

La presenza stessa di Alessandro Baricco a un incontro dedicato a Tex dimostra quanto sia maturato il mondo del fumetto rispetto agli ultimi decenni del secolo scorso. Ma il fumetto e la letteratura colmeranno mai il gap che li divide? “Il fumetto può essere molto pop, molto nobile, e molto nobilmente pop. Sono gli autori stessi che spesso si sentono ancora sulle spalle uno stigma del passato che forse non esiste più. E sono loro a doverselo scrollare di dosso”, conclude Baricco.

Fonte : Wired