Nasce “Che je famo fà”, un canale di appuntamenti per bambini pensato dai genitori

Un tempo infinito nella ingarbugliata quotidianità familiare. Da qui l’idea di un gruppo di genitori di segnalare con un calendario le cose più interessanti del weekend in tutti i 15 municipi di Roma.

Tantissimi i genitori romani, fuori sede ed expat che scrivono per ringraziare dell’opportunità servizio, suggerimenti, consigli e per aver creato qualcosa di cui avevano bisogno. Il canale, tenuto in vita dalla volontà di questo gruppo di genitori, presto diventerà un sito web e una pagina facebook.

“L’idea è stata fondamentalmente semplice – racconta Annamaria, content creator digitale in ambito educativo tra le fondatrici del canale – perché tutto è partito da una reale esigenza familiare: voler rendere partecipe nostro figlio delle attività e della bellezza di questa città. Ogni fine settimana ciascuno di noi vorrebbe passare del tempo qualitativamente alto con i propri bimbi e si chiede: cosa gli facciamo fare? La fatica del lavoro, misto alla quotidianità non ci permette di avere un tempo sufficiente per cercare online ed è per questo che abbiamo pensato, usando le nostre competenze e professionalità, di creare chejefamofa”.

“Questa città è unica al mondo – aggiunge Lucia, esperta di comunicazione e marketing culturale – e offre ai bambini e ragazzi delle possibilità formative di altissima qualità. Riuscire a sintetizzarle in un carosello settimanale aiuta moltissimo i genitori. Uno degli elementi che ci ha spinto a creare infatti questo canale è stato quello di combattere la frammentarietà informativa presente nella Capitale. Non c’è infatti un sito unico dedicato alle attività per bambini”.

“Tante città internazionali hanno delle pagine dedicate che assemblano tutti gli appuntamenti presenti in città – racconta Marco, art director nella vita – mentre Roma, capitale italiana, ha sezioni sparse che non facilitano la diffusione, divulgazione e fruizione. Questo ha creato un’improvvisazione e la nascita di pagine social e web sparse di gruppi di genitori e mamme esasperati dalla ricerca. Non sono però sufficienti né adeguate alla qualità e quantità di attività esistenti su Roma. Soprattutto raramente si trovano informazioni sia in italiano che inglese”.

Fonte : Agi