Per vedersi erogare i soldi dell’assegno unico bisognerà pazientare ancora qualche giorno. Come abbiamo già ricordato in altri articoli, a partire da gennaio i pagamenti del bonus non partono più a metà mese, bensì intorno al 20. La variazione sembra dovuta all’entrata in vigore del nuovo sistema Re.Tes della Banca d’Italia.
Fino al mese di giugno 2025 l’assegno sarà pagato sempre intorno a questa data. Per il secondo semestre dell’anno si attendono nuove comunicazioni da parte dell’Inps. Intanto va ricordato che lo scorso 28 febbraio è scaduto il termine per rinnovare l’Isee, l’indicatore della situazione economica equivalente, da aggiornare per ricalibrare l’importo dell’assegno unico. Senza questo aggiornamento, dal 1° marzo verrà erogato l’importo minimo di 57,5 euro. Chi non ha ancora presentato la Dsu aggiornata può inviarla entro il 30 giugno 2025 tramite il servizio online “Portale unico Isee”. Gli importi già erogati verranno ricalcolati e si potranno ricevere eventuali arretrati da marzo.
I nuovi importi e gli arretrati in arrivo a marzo
A febbraio sono scattati anche gli adeguamenti al costo della vita previsti dal decreto legislativo n. 230 del 29 dicembre 2021. L’Inps spiega che “gli adeguamenti relativi al mese di gennaio 2025” non ancora pagati “saranno corrisposti a partire dalla mensilità di marzo 2025”. Molte famiglie dunque potrebbero ricevere un assegno leggermente più alto. Nel 2025 l’adeguamento ha fatto alzare l’importo dello 0,8%. Si parte da un minimo di 57,5 euro fino ad arrivare a 201 euro. Sono previste poi delle maggiorazioni.
- il 50% in più per figli con meno di un anno di età;
- 50% per i nuclei con almeno tre figli e Isee pari o inferiore alla soglia massima;
- maggiorazione forfettaria di 150 euro per famiglie con almeno quattro figli.
In basso tutti gli importi previsti per l’anno 2025, a seconda del reddito Isee.
Le tabelle possono essere aperte anche in pdf cliccando qui.
Fonte : Today