Il presidente americano, Donald Trump, ha annunciato che parlerà con il suo omologo russo Vladimir Putin domani, martedì 18 marzo, per discutere della fine della guerra in Ucraina. Trump ha spiazzato tutti con l’annuncio fatto ai giornalisti sull’Air Force One durante un volo notturno di ritorno dalla Florida all’area di Washington.
L’annuncio di Trump: “Parlerò con il presidente Putin martedì”
“Parlerò con il presidente Putin martedì. Abbiamo lavorato molto nel weekend”, ha detto Trump. “Vogliamo vedere se possiamo porre fine a questa guerra. Forse ci riusciremo, forse no, ma penso che abbiamo ottime possibilità”, ha aggiunto.
Anticipati anche alcuni punti all’ordine del giorno. “Parleremo di terre. Parleremo di centrali elettriche”, ha detto Trump quando gli è stato chiesto delle concessioni. “Penso che ne abbiamo già discusso molto da entrambe le parti, Ucraina e Russia. Ne stiamo già parlando, dividendo alcuni beni”.
BREAKING: President Donald Trump said he’ll speak with Russian President Vladimir Putin on Tuesday, as the US continues to push for an end to fighting in Russia’s three-year war in Ukraine https://t.co/1VcFzOlmBd
— Bloomberg (@business) March 17, 2025
L’annuncio fatto da Trump arriva al termine di un weekend di inteso lavoro sul fronte delle diplomazie. Steve Witkoff, l’inviato del presidente americano in prima fila nei dossier ucraino e mediorientale, sabato ha riferito al tycoon a Mar-a-Lago l’esito del lungo incontro con lo zar a Mosca e aveva usato parole ottimistiche. Aveva parlato di “distanze ridotte” tra Russia e Ucraina e di una telefonata tra Donald Trump e Vladimir Putin riferendosi a un generico “nei prossimi giorni”. Penso che i due presidenti avranno una discussione davvero buona e positiva questa settimana”, ha anticipato, aggiungendo che Trump “si aspetta davvero che ci sia una sorta di accordo nelle prossime settimane, e credo che sarà così”.
Il dialogo tra Putin e Trump
Appare probabile che tra Trump e Putin ci sarà un colloquio telefonico. Si tratterebbe della seconda telefonata nota quest’anno tra i due leader, dopo quella “lunga e altamente produttiva” seguita al rilascio del docente americano Marc Fogel, negoziato sempre da Witkoff. Quest’ultimo ha però dribblato quando gli è stato chiesto se Trump e Putin decideranno nella telefonata se attuare la tregua di 30 giorni già accettata da Kiev. “Il presidente Trump è il decisore ultimo, come lo è il presidente Putin per la Russia”, aveva risposto, aggiungendo che il solo fatto che si parleranno “dimostra che c’è uno slancio positivo”.
Note incoraggianti erano arrivate anche dal segretario di Stato Marco Rubio, che sabato aveva sentito il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov definendo il colloquio “promettente” (nonostante la richiesta di Mosca di fermare i raid sugli Houthi) e aggiungendo di sperare “di poter annunciare qualcosa abbastanza presto”.
Il consigliere per la sicurezza nazionale Michael Waltz ha ventilato nuovamente che Kiev dovrà probabilmente rinunciare alla membership Nato e anche cedere territori, un sacrificio in contrasto con l’integrità territoriale ribadita dai ministri degli Esteri del G7 in Canada. “Quello che abbiamo sentito da Putin è che prenderà assolutamente in considerazione il cessate il fuoco, ma ci sono altre cose che vorrebbe vedere e la squadra di Trump per la sicurezza nazionale le valuterà nei prossimi giorni”, ha spiegato ad Abc.
Fonte : Today