Papa Francesco, diffusa la prima dal ricovero. Angelus: “Affronto periodo di prova”

La Sala stampa vaticana ha diffuso la prima immagine di Bergoglio da quando, lo scorso 14 febbraio, è stato ricoverato al Gemelli: si vede il Pontefice, ripreso di lato, che concelebra la messa nella cappellina dell’ospedale. Il Vaticano ha confermato che la situazione di Francesco è stabile. “Mi unisco a tanti fratelli e sorelle malati: il nostro fisico è debole, ma niente può impedirci di amare, di donare noi stessi”, ha detto il Santo Padre nell’Angelus. Poi ha ringraziato i bambini per le loro preghiere

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La Sala stampa vaticana ha diffuso la prima foto di Papa Francesco da quando, lo scorso 14 febbraio, è stato ricoverato al Gemelli per una polmonite bilaterale: si vede il Pontefice, ripreso di lato e senza i naselli per ossigeno, seduto sulla sedia a

rotelle che concelebra la messa nella cappellina dell’ospedale. Il Vaticano ha fatto sapere che la situazione del Papa è stabile. Oggi, ha spiegato la Sala stampa vaticana, ha continuato la terapia e la fisioterapia traendone beneficio, soprattutto da quella motoria. Ha poi concelebrato la messa nella cappellina del decimo piano dell’ospedale e ha ripreso un po’ di lavoro, ma non ha ricevuto visite. “Sto affrontando un periodo di prova. Mi unisco a tanti fratelli e sorelle malati: il nostro fisico è debole, ma niente può impedirci di amare, di pregare, di donare noi stessi”, ha detto Papa Francesco nell’Angelus di oggi, domenica 16 marzo, diffuso in forma scritta come nelle scorse settimane. “Quanta luce risplende negli ospedali e nei luoghi di cura, quanta attenzione amorevole rischiara le stanze, i corridoi, gli ambulatori, i posti dove si svolgono i servizi più umili”, ha aggiunto Bergoglio. “So che pregano per me tanti bambini; alcuni di loro oggi sono venuti qui al Gemelli in segno di vicinanza. Grazie, carissimi bambini! Il Papa vi vuole bene e aspetta sempre di incontrarvi”, ha continuato il Pontefice. Infine, la consueta preghiera per porre fine alle guerre “nella martoriata Ucraina, in Palestina, Israele, Libano, Myanmar, Sudan, Repubblica democratica del Congo”. Le condizioni di salute di Francesco vedono graduali miglioramenti, seppur in un quadro complesso. ll prossimo bollettino è previsto “non prima della metà della prossima settimana”.

Papa Francesco in una foto, la prima da quando è stato ricoverato al Gemelli, lo scorso 14 febbraio, diffusa dalla Sala Stampa vaticana. Si vede il Papa che concelebra la messa nella cappellina dell'ospedale, ripreso di lato, 15 marzo 2025. ANSA/SALA STAMPA DELLA SANTA SEDE +++ NPK +++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY +++

Il testo completo dell’Angelus

“Cari fratelli e sorelle, buona domenica! Oggi, seconda domenica di Quaresima, il Vangelo ci parla della Trasfigurazione di Gesù (Lc 9,28-36). Salito in cima a un monte con Pietro, Giacomo e Giovanni, Gesù si immerge nella preghiera e diventa raggiante di luce. Così mostra ai discepoli che cosa si cela dietro i gesti che Egli compie in mezzo a loro: la luce del suo amore infinito. Condivido con voi questi pensieri mentre sto affrontando un periodo di prova, e mi unisco a tanti fratelli e sorelle malati: fragili, in questo momento, come me. Il nostro fisico è debole ma, anche così, niente può impedirci di amare, di pregare, di donare noi stessi, di essere l’uno per l’altro, nella fede, segni luminosi di speranza. Quanta luce risplende, in questo senso, negli ospedali e nei luoghi di cura! Quanta attenzione amorevole rischiara le stanze, i corridoi, gli ambulatori, i posti dove si svolgono i servizi più umili! Perciò vorrei invitarvi, oggi, a dare con me lode al Signore, che mai ci abbandona e che nei momenti di dolore ci mette accanto persone che riflettono un raggio del suo amore. Vi ringrazio tutti per le vostre preghiere, e ringrazio coloro che mi assistono con tanta

dedizione. So che pregano per me tanti bambini; alcuni di loro oggi sono venuti qui al Gemelli in segno di vicinanza. Grazie, carissimi bambini! Il Papa vi vuole bene e aspetta sempre di incontrarvi. Continuiamo a pregare per la pace, specialmente nei Paesi feriti dalla guerra: nella martoriata Ucraina, in Palestina, Israele, Libano, Myanmar, Sudan, Repubblica democratica del Congo. E preghiamo per la Chiesa, chiamata a tradurre in scelte concrete il discernimento fatto nella recente Assemblea sinodale. Ringrazio la Segreteria generale del Sinodo, che nei prossimi tre anni accompagnerà le Chiese locali in questo impegno. La Vergine Maria ci custodisca e ci aiuti ad essere, come Lei, portatori della luce e della pace di Cristo”.

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Il messaggio per l’incendio in discoteca della Macedonia del Nord

Oggi, a nome del Santo Padre, è arrivato anche il telegramma di cordoglio per le vittime dell’incendio scoppiato nella notte in una discoteca di Kočani, in Macedonia del Nord, inviato dal Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin a S.E. Mons. Kiro Stojanov, Vescovo di Skopje. “Il Santo Padre incarica vostra eccellenza di volet trasmettere ai familiari dei defunti, prevalentemente giovani, l’espressione del suo profondo cordoglio, significando la sua spirituale vicinanza ai feriti”, si legge in un passaggio del testo.

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I graduali miglioramenti

L’aggiornamento sulle condizioni cliniche di Bergoglio diffuso nella serata di ieri, 15 marzo, confermava i progressi evidenziati negli scorsi giorni. Il Pontefice sta proseguendo con l’ossigenoterapia ad alti flussi, riducendo progressivamente la necessità di ventilazione meccanica non invasiva nelle ore notturne. Il Papa necessita ancora di terapia medica ospedaliera, di fisioterapia motoria e respiratoria. Tali terapie fanno registrare ulteriori, graduali miglioramenti. Come spiegato da fonti vaticane, il fatto che ci sia una riduzione della ventilazione meccanica durante la notte significa che in parte delle ore notturne il Papa riceve comunque l’ossigeno ad alti flussi attraverso le cannule nasali. Con la ventilazione meccanica, viene specificato, i polmoni sono a riposo mentre lavorano di più se c’è l’ossigenazione ad alti flussi.

Il prossimo bollettino

Il prossimo bollettino medico, ha riferito la Sala stampa vaticana, verrà diffuso non prima della metà della prossima settimana, tra martedì e mercoledì. Tuttavia, la Sala stampa continuerà a fornire quotidianamente informazioni una volta al giorno, nel tardo pomeriggio. 

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“Sono estremamente orgoglioso di avere portato qui una delegazione di bambini dell’Unicef e della Caritas diocesana di Aversa. Sono bambini di tutte la nazionalità che vivono in quel territorio per dare il loro affetto e saluto a questo Papa straordinario”, ha detto dal piazzale del Gemelli, Andrea Iacomini, portavoce di Unicef Italia. “E’ il Papa dei bambini e questa presenza di cinquecento di loro rappresenta un buon motivo per affacciarsi alla finestra”, aggiunge ventilando l’ipotesi che Francesco possa salutare i piccoli da dietro il vetro del decimo piano in cui è ricoverato. “E’ il Papa che più ha parlato di guerra, di fame, di povertà. Noi abbiamo portato i bambini di Caivano, si sono alzati alle 5 di questa mattina e ora sono sotto la pioggia con le loro merendine. Ma siamo tutti molto contenti di essere qui.

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Fonte : Sky Tg24