Rosalinda Cannavò e il monologo sui disturbi alimentari: “Mangiavo e mi sentivo in colpa. Guarire è possibile”

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Ospite de Le Iene nella puntata del 16 marzo, all’indomani della giornata internazionale dei disturbi alimentari, Rosalinda Cannavò ha raccontato la sua esperienza: “Per tanto tempo ho vissuto prigioniera di un’idea malata di perfezione. Mi guardavo e non mi riconoscevo. Mi pesavo e non ero mai abbastanza”.

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“Per tanto tempo ho vissuto prigioniera di un’idea malata di perfezione. Mi guardavo e non mi riconoscevo”. Ospite de Le Iene, nella puntata del 16 marzo, in un lungo monologo Rosalinda Cannavò ha parlato della sua esperienza con i disturbi alimentari. Proprio un giorno fa, il 15 marzo, si è celebrata la giornata internazionale del fiocchetto lilla contro i disturbi alimentari. L’attrice e influencer, da poco mamma per la prima volta, ha sofferto di anoressia alcuni anni fa.

Il monologo di Rosalindà Cannavò a Le Iene

Il monologo di Rosalinda Cannavò inizia con un ricordo di una mattina di sette anni fa: “Agosto 2018, sant’Alessio siculo. Mi sveglio presto, metto su il caffè. Sono stanca, esausta, svuotata. Lo sorseggio piano sperando che quelle poche gocce bastino a riempirmi, ma dentro non ho più niente. Nè forza né voglia di vivere. Solo fame“. L’attrice ha sofferto per anni di anoressia e, ha spiegato, era alla continua ricerca della perfezione, che non era mai abbastanza :

Per tanto tempo ho vissuto prigioniera di un’idea malata di perfezione. Mi guardavo e non mi riconoscevo. Mi pesavo e non ero mai abbastanza. Mangiavo e mi sentivo in colpa, non mangiavo e mi sentivo forte. Un circolo vizioso che però mi ha tolto tutto: la salute, la serenità e la gioia di vivere.

“Dai disturbi alimentari si può guarire”

Con le sua testimonianza Rosalinda Cannavò vuole lanciare un importante messaggio, quasi in contemporanea alla giornata internazionale dei disturbi alimentari (sabato 15 marzo 2025): “Uscire da quell’incubo non è facile ma è possibile. Serve aiuto, coraggio, devi smetterla di nasconderti. I disturbi alimentari non sono un capriccio, sono una malattia che si può e si deve curare. Parla, chiedi aiuto“. Infine, rivolgendosi a tutti coloro che stanno vivendo quello che ha vissuto lei, ha ribadito: “La bellezza non è un numero sulla bilancia, non è resistere alla fame. La vita è molto di più questo e meriti di saperlo”. 

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Fonte : Fanpage