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Il presidente ucraino Zelensky ha accusato la Russia di non voler la pace, evidenziando l’intensificazione dei bombardamenti su città ucraine. Il presidente ucraino ha poi annunciato con orgoglio il successo del test di un nuovo missile, il Long Neptune, capace di raggiungere di fatto anche Mosca.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato la Russia di non avere un reale interesse per la pace, sostenendo che i continui bombardamenti sul suo Paese dimostrano il contrario: “Chi vuole la pace non lancia centinaia di raid”. Zelensky ha evidenziato come le forze russe abbiano intensificato i bombardamenti nelle ultime settimane, colpendo città chiave come Kiev, Kharkiv e Odessa, sottolineando che l’intensificarsi degli attacchi russi sarebbe la prova che Mosca non stia affatto cercando una soluzione pacifica al conflitto: “Centinaia di bombardamenti hanno colpito le nostre città e comunità. Non è questo il comportamento di chi vuole fermare la guerra”. Il presidente ucraino ha poi annunciato con orgoglio il successo del test di un nuovo missile, il Long Neptune, capace di raggiungere di fatto anche Mosca: il missile ha infatti una portata di circa mille chilometri.
Intanto un nuovo report di Human Rights Monitoring Mission in Ucraina, riportato da Unicef, ha dichiarato che solo nel mese di febbraio in Ucraina “30 bambini sono stati uccisi o feriti, 24 strutture mediche e 43 strutture educative sono state danneggiate o distrutte”. “Gli attacchi alle aree civili devono finire – scrive ancora l’Unicef su X -. I bambini, le strutture mediche ed educative non sono un obiettivo”.
La Russia e la proposta di cessate il fuoco
Nel frattempo, la questione di un possibile cessate il fuoco rimane complessa: la Russia ha infatti mostrato scetticismo riguardo alla proposta di tregua avanzata dagli Stati Uniti di Donald Trump e accettata dall’Ucraina. Mosca teme infatti che una pausa nei combattimenti possa permettere all’esercito ucraino di riorganizzarsi e riarmarsi. A dirlo Yuri Ushakov, assistente presidenziale russo, che ha affermato che la Russia considera il cessate il fuoco come un “tentativo da parte di Kiev di rafforzarsi militarmente”. Laddove la comunità internazionale spinge per un’interruzione dei combattimenti, Mosca, insomma solleva dubbi “sull’efficacia e sull’onestà di tale proposta”.
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Non solo, la Russia avrebbe esposto una serie di condizioni, tra cui la smilitarizzazione dell’Ucraina, la ritirata delle truppe straniere e l’indizione di elezioni anche in tempi di guerra. Per Kiev, queste condizioni sono considerate “inaccettabili”, in quanto non rispecchiano la necessità di un ritiro completo delle forze russe dal territorio ucraino. A questo punto, sembra che la Russia non abbia intenzione di venire incontro alle richieste ucraine per una pace giusta e duratura.
Il missile Long Neptune e il rafforzamento della difesa ucraina
Il presidente ucraino ha parlato anche di un recente successo nei test di un nuovo missile a lungo raggio, il Long Neptune. Questo missile, prodotto in Ucraina, ha una gittata di ben mille chilometri, il che significa che potrebbe raggiungere obiettivi in profondità nel territorio russo, inclusa Mosca. Zelensky ha dichiarato che il missile è stato testato con successo in combattimento, “rafforzando la capacità dell’Ucraina di difendersi da attacchi russi”. Il Long Neptune, secondo il presidente, è una risposta concreta alle minacce provenienti dalla Russia e una dimostrazione della determinazione dell’Ucraina a proteggere la propria sovranità. L’Ong Neptune sarebbe un’evoluzione della versione precedente dell’arma che ha affondato la nave ammiraglia della flotta del Mar Nero di Putin, la Moskva, nel 2022.
La posizione di altri attori internazionali
A livello internazionale, il conflitto ha suscitato diverse reazioni. Da un lato, gli Stati Uniti e gli alleati europei continuano a sostenere l’Ucraina con sanzioni e forniture di armi, dall’altro, la Russia sembra voler mantenere stretta la propria posizione, continuando a non dare segni di voler allentare la pressione militare. Intanto su X (ex Twitter), l’Alta rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Kaja Kallas ha scritto: “In Canada, abbiamo riaffermato il nostro sostegno all’Ucraina nel difendere la sua integrità territoriale. Abbiamo elogiato l’impegno dell’Ucraina per un cessate il fuoco immediato. La Russia deve ora ricambiare a parità di condizioni. In caso contrario, potremmo imporre ulteriori sanzioni e limiti ai prezzi del petrolio”.
L’inviato di Donald Trump, Steve Witkoff, avrebbe poi detto invece alla Cnn che le differenze tra Ucraina e Russia si sarebbero ristrette e che spera di vedere alcuni progressi reale nei negoziati per mettere fine alla guerra in Ucraina. Witkoff ha poi anche aggiunto che il suo incontro con Putin “è durato circa tre o quattro ore” ed “è stato positivo”: “È stata una discussione basata sulla ricerca di soluzioni per la crisi ucraina”. Intanto il team di negoziatori americani questa settimana, incontrerà ancora una volta quello ucraino.
In questo clima di incertezze, il futuro della guerra in Ucraina appare ancora molto incerto.
Fonte : Fanpage