AGI – “Condivido con voi questi pensieri mentre affronto un periodo di prova e mi unisco a tanti fratelli e sorelle malati: fragili, in questo momento, come me. Il nostro fisico è debole, ma nulla può impedirci di amare, pregare, donarci agli altri ed essere, nella fede, segni luminosi di speranza”. È quanto si legge nel testo preparato – e solo diffuso – da Papa Francesco per l’Angelus. “Quanta luce risplende negli ospedali e nei luoghi di cura! Quanta attenzione amorevole rischiara stanze, corridoi, ambulatori e i luoghi dove si svolgono i servizi più umili!”, sottolinea il Pontefice. “Per questo, oggi, voglio invitarvi a lodare con me il Signore, che mai ci abbandona e che, nei momenti di dolore, ci mette accanto persone che riflettono un raggio del suo amore”.
“Vi ringrazio tutti per le vostre preghiere e coloro che mi assistono con tanta dedizione”, prosegue Papa Francesco. “So che tanti bambini pregano per me e alcuni di loro oggi sono venuti al ‘Gemelli’ per esprimere la loro vicinanza. Grazie, carissimi bambini! Il Papa vi vuole bene e attende sempre di incontrarvi”. Una delegazione di un centinaio di bambini si è recata al Policlinico Gemelli per pregare nel piazzale dell’ospedale e ha poi deposto un mazzo di rose bianche nella Cappella del nosocomio. A guidare il gruppo, padre Enzo Fortunato, presidente del Pontificio Comitato della Giornata Mondiale dei Bambini.
Papa Francesco ha poi rinnovato il suo appello per la pace: “Continuiamo a pregare per i Paesi feriti dalla guerra, per la martoriata Ucraina, per Palestina, Israele, Libano, Myanmar, Sudan e Repubblica Democratica del Congo”. Infine, un pensiero per la Chiesa e il cammino sinodale: “Preghiamo per la Chiesa, chiamata a tradurre in scelte concrete il discernimento fatto nella recente Assemblea Sinodale. Ringrazio la Segreteria Generale del Sinodo, che nei prossimi tre anni accompagnerà le Chiese locali in questo impegno”.
Fonte : Agi