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La polemica di Cesc Fabregas sul gol annullato per fuorigioco di Da Cunha per il possibile raddoppio del Como è sbagliata. Al VAR è scattato il protocollo corretto, che non permette discrezionalità umana: “Nessuno decide quale frame prendere se non la macchina stessa”
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Cesc Fabregas si è distinto nel finale di partita contro il Milan e nel post gara ai microfoni per un nervosismo evidente. Che gli è costato il rosso in campo e polemiche per le sue considerazioni sul secondo gol del Como, annullato dopo una revisione al VAR. Che ha cancellato il possibile 0-2 per un fuorigioco di partenza di Da Cunha. Che il tecnico spagnolo ha contestato, sbagliando: “Fermano i frame quando vogliono… per me non è mai fuorigioco”.
L’episodio contestato da Fabregas: il raddoppio di Da Cunha al 50′ di Milan-Como
L’episodio cui si riferisce Fabregas e che non ha evidentemente digerito avviene al 50′ della gara di San Siro. Il Como è già avanti 1-0 e a inizio di ripresa infila il Milan in ripartenza, trovando la via del raddoppio, probabilmente un colo da KO fatale per i rossoneri. Ma la rete di Da Cunha viene analizzata dal VAR e dopo una verifica viene annullata per un fuorigioco. Che per Fabregas non c’è, anzi è stato “creato” ad hoc: “Non è fuorigioco, non è fuorigioco! “ ha tuonato in conferenza stampa ribadendo un concetto già espresso in diretta TV. “Fermano la palla quando vogliono loro. C’è il fuorigioco semiautomatico? Si è visto altre volte che ha sbagliato questo fuorigioco… e oggi è una di quella”.
Fabregas esplode in conferenza: “Fermano il frame quando vogliono loro…”
Un pensiero che lo spagnolo difende a spada tratta a tal punto da scagliarsi anche ad un giornalista di Sky che lo rintuzza sulla questione: “Tu pensi che sia davvero fuorigioco? Sei forse del Milan? …Mi ricordo di Genoa, di Venezia, mi ricordo i rigori all’ultimo secondo… Mi ricordo tante cose” le parole di Fabregas che non accetta la decisione: “Se fermi il frame solo un millisecondo prima quello non è mai fuorigioco, si fermano le immagini quando si vuole…”
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Perché Fabrefas ha torto: come funziona il fuorigioco semiautomatico
Eppure, in questo caso il pensiero di Fabregas è sbagliato perché proprio il fuorigioco – con l’utilizzo della tecnologia del semiautomatico, è proprio uno degli aspetti più oggettivi utilizzati dal VAR. A fare chiarezza sul protocollo che entra in moto in questi casi è stato l’ex arbitro e commentatore di DAZN Luca Marelli che spiega come funziona: “Si chiama fuorigioco semiautomatico così perché la macchina non può valutare se un giocatore è in fuorigioco attivo o passivo geografico. Ma per il resto è tutto automatico” sottolinea l’ex arbitro, rendendo del tutto vane le illazioni di Fabregas. “Nessuno decide quale frame prendere se non la macchina stessa, che sceglie l’esatto istante in cui chi fa l’assist tocca il pallone. Non c’è, dunque, un frame prima o un frame dopo” conclude Marelli. “In rari casi, solo se il macchinario può dare luogo a malfunzionamenti, coloro che sono al VAR valutano se il frame scelto dal computer è corretto”.
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Fonte : Fanpage