Si tiene oggi, sabato 15 marzo, la video call promossa dal premier britannico Keir Starmer che riunisce gli altri leader della cosiddetta “coalizione dei volenterosi”, a guida anglo-francese, impegnati a garantire la sicurezza dell’Ucraina dopo un’eventuale pace con Mosca. Presente anche Giorgia Meloni: la premier italiana partecipa al vertice organizzato da Starmer, pur mantenendo la sua posizione di mediazione fra Europa e Stati Uniti.
Alla riunione Londra ha annunciato la partecipazione di circa 25 leader di vari Paesi europei, di Australia, Nuova Zelanda, oltre che di Volodymyr Zelensky. Questa mattina Starmer ha diffuso un messaggio in vista del meeting virtuale in cui accusa Vladimir Putin di non essersi finora mostrato “serio sulla pace” ed evoca nuove “pressioni” per spingerlo a smettere di “fare giochetti sul piano del presidente Trump” per una tregua.
Starmer: “Prepariamoci a difendere la pace”
I Paesi alleati dell’Ucraina “non possono semplicemente aspettare” che Vladimir Putin si sieda al tavolo della pace per avviare “discussioni serie”, ha detto Starmer intervenendo al meeting. “Noi – ha insistito – dobbiamo guardare avanti e avanzare preparandoci a una pace che sia sicura e possa durare. Il che significa rafforzare la difesa dell’Ucraina, ma anche essere noi stessi pronti a difendere un eventuale accordo attraverso lo strumento di una coalizione dei volenterosi”.
Il messaggio del premier britannico
“Il popolo dell’Ucraina può contare su di noi, ora più che mai”, si legge sul profilo X del primo ministro britannico, sotto una fotografia di Starmer e Zelensky pubblicata come manifesto della video call odierna. Al meeting virtuale è previsto un numero di partecipanti maggiore – seppure non indicato per ora Paese per Paese da Downing Street – rispetto a quello del summit del 2 marzo scorso svoltosi in presenza alla Lancaster House: riunione durante la quale Starmer aveva presentato assieme al presidente francese Emmanuel Macron e allo stesso Zelensky l’idea della “coalizione dei volenterosi”, rivolgendosi in quel caso in totale a una quindicina di leader europei (fra cui Giorgia Meloni per l’Italia), oltre che del Canada e al ministro degli esteri della Turchia.
Nel messaggio introduttivo alla video-riunione di oggi, il premier britannico fa riferimento alla volontà di dare “concretezza agli impegni” dei cosiddetti volenterosi sul sostegno e sulle garanzie di sicurezza per Kiev. “Non possiamo consentire al presidente Putin di fare giochetti sull’accordo presentato dal presidente Trump”. “Il disprezzo totale del Cremlino rispetto alla proposta di cessate il fuoco del presidente Trump – prosegue poi Starmer – serve solo a dimostrare come Putin non sia serio sulla pace”.
The people of Ukraine can count on us – now more than ever.https://t.co/Bhqurxz4Z0
— Keir Starmer (@Keir_Starmer) March 15, 2025
Passando quindi agli obiettivi degli alleati dell’Ucraina, afferma: “Se la Russia siederà finalmente al tavolo (della pace), noi dobbiamo essere pronti a sorvegliare il cessate il fuoco per assicurare una pace seria e duratura. Se invece non lo farà, dovremo ricorrere a ogni sforzo vigoroso per intensificare la pressione sulla Russia in modo da garantire la fine di questa guerra”.
Cosa può succedere
Ieri Starmer ha sentito il presidente francese Emmanuel Macron e il primo ministro norvegese Jonas Gahr Støre. È stato concordato di definire “una svolta significativa” la recente proposta di tregua concordata da Stati Uniti e Ucraina. Secondo Downing Street, la video call dovrà rappresentare “un altro momento importante per dare impulso al sostegno a Kiev e mantenere vivo l’impeto del progetto della coalizione dei volenterosi”.
Cosa fa l’Italia
Fino a ieri la premier italiana Giorgia Meloni non aveva ancora deciso se partecipare o meno alla riunione. Il formato per lei non risponde davvero alle esigenze del momento ma sfilarsi, ragionano alcuni, potrebbe sembrare un segnale di rottura rispetto ai principali partner europei. Alla fine Meloni ha deciso di partecipare al vertice. I canali diplomatici tra Roma e Londra sono rimasti attivi per tutta la settimana. E secondo alcune indiscrezioni la premier avrebbe ottenuto di non focalizzare il confronto sull’idea di un invio di truppe in Ucraina lanciato da Starmer e da Macron, o quantomeno di distinguere il tema da quello della sicurezza di Kiev. Se ne discute da settimane. Finora sull’invio di truppe europee Meloni ha espresso la sua forte contrarietà in tutti i consessi.
Fonte : Today