Come donare un vecchio smartphone

Ogni anno l’Unione Europea genera enormi quantità di rifiuti elettronici. Nel 2021 sono state raccolte 4,9 milioni di tonnellate di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (i cosiddetti Raee), con una media di 11 kg per abitante. Anche in Italia il fenomeno è imponente: nel 2023 abbiamo avviato al riciclo oltre 349mila tonnellate di Raee ma la raccolta media pro capite resta inferiore alla media europea, attestandosi a 5,92 kg. Questo non significa, naturalmente, che inquiniamo di meno: ciò che è raccolto traccia il tracciabile e non tiene conto dei dispositivi smaltiti in modo scorretto.

Tra i dispositivi più frequentemente dismessi ci sono naturalmente gli onnipresenti smartphone: in Italia alcune stime di qualche anno fa ipotizzavano circa 63 milioni di telefoni cellulari inutilizzati, per una mole complessiva di oltre 2mila tonnellate. Un dato che sottolinea l’urgenza di migliorare la gestione dei rifiuti elettronici (anche quelli addormentati e dimenticati nei cassetti di casa), incentivando fra l’altro il recupero di materiali preziosi e riducendo l’impatto ambientale di questi dispositivi.

In occasione del Global Recycling Day, la piattaforma Swappie – specializzata in iPhone rigenerati – ha svelato che l’85% degli italiani possiede almeno un dispositivo inutilizzato. Le ragioni dietro questa tendenza sono diverse: il 38% dei consumatori ritiene che il proprio smartphone non valga abbastanza per essere venduto, mentre il 34% lo tiene come telefono di riserva, il 16% non sa dove e come riciclarlo e il 12% ha addirittura un legame emotivo con il dispositivo.

E se questo è naturalmente il punto di partenza, c’è una terza via che in pochi conoscono ma che forse può valere la pena imboccare: quella di donare in beneficenza il proprio telefono in via di pensionamento. Non riciclarlo – almeno, non nel senso stretto – né rivenderlo per farlo rigenerare, al massimo farlo rivendere per donare il ricavato. Ma regalarlo.

Se questo si fa spesso in famiglia o fra amici, ci sono delle opzioni più strutturate per farlo con la garanzia che di quei dispositivi se ne faccia un buon uso.

Questa organizzazione promuove da tempo la raccolta di cellulari usati per finanziare la conservazione degli habitat degli scimpanzé, promuovere l’istruzione in Africa e naturalmente garantire lo smaltimento corretto dei dispositivi in Italia. Puoi consegnare il tuo smartphone presso uno dei numerosi punti di raccolta (qui la mappa, sono oltre 320 in tutte le regioni).

In collaborazione con la Caritas diocesana, il progetto DigitaLibera dell’Associazione Liberavoce lanciato già nel 2020 raccoglie telefoni cellulari usati ma ovviamente funzionanti. I dispositivi vengono sistemati e rigenerati dai volontari e destinati a persone in situazioni di bisogno, favorendo l’inclusione sociale e digitale.

Questa piattaforma offre la possibilità di vendere o donare vecchi smartphone, tablet e portatili. I dispositivi raccolti vengono ripristinati e distribuiti attraverso una rete di associazioni e volontari per supportare la didattica a distanza e altre esigenze educative. Se si possiede un dispositivo Apple o Samsung degli ultimi sei anni si può anche scegliere di venderlo al loro partner riCompro e opzionalmente scegliere un qualsiasi associazioni onlus come destinatario di un parziale o il completo importo della vendita.

In collaborazione con una società britannica, il progetto SMART CELL della piccola cooperativa Ways di Roma – che ha come obiettivo l’integrazione lavorativa e sociale di persone adulte con disabilità intellettiva, attraverso progetti che offrano servizi alla comunità – si occupa della raccolta di telefoni cellulari e tablet usati. L’obiettivo è recuperare e riutilizzare questi dispositivi per scopi sociali e ambientali.

Sebbene operi principalmente in Svizzera, Swisscom Mobile Aid accetta vecchi cellulari e devolve i proventi della loro vendita a SOS Villaggi dei Bambini, sostenendo progetti per l’infanzia in difficoltà. Se ti trovi in Svizzera, in zone di confine o hai la possibilità di spedire il dispositivo, è un’opzione più che valida anche per gli utenti italiani. Ogni anno dal 2012, anche in corrispondenza della Giornata della buona azione, il programma raccoglie circa 100mila dispositivi. Con uno solo di questi Sos Villaggi dei bambini riesce a coprire cinque pasti caldi o una giornata di scuola. In Svizzera i cellulari inutilizzati sono otto milioni.

Cosa fare prima di donare il tuo vecchio smartphone

Cancellare tutti i dati personali: effettua un ripristino alle impostazioni di fabbrica per garantire la privacy.

Rimuovere eventuali schede SIM o microSD: per evitare la condivisione involontaria di informazioni personali.

Verificare le condizioni del dispositivo: alcune organizzazioni accettano solo dispositivi funzionanti, mentre altre possono gestire anche quelli non operativi. Regalare va bene, ma che i prodotti siano in condizioni dignitose.

Fonte : Repubblica