Un ‘Pass’ per sostenere le attività culturali a Singapore

Il governo della città-stato vara una carta da 100 dollari locali per facilitare l’accesso a eventi, mostre e iniziative da parte di giovani e anziani. Un modo per sostenere anche l’impiego nel settore, ancora in affanno nonostante la ripresa post-Covid.

Singapore (AsiaNews) – Le autorità di Singapore hanno deciso di puntare su una nuova iniziativa chiamata “SG Culture Pass” per sostenere le iniziative culturali e l’impiego in un settore-chiave fra quelli che garantiscono identità e sviluppo nella città-stato. Iniziative che contribuiscono in modo essenziale a definire una società per Costituzione coesa e tesa al benessere comune, nonostante la pluralità di componenti etniche e religiose.

Il “Culture Pass” è una carta del valore di 100 dollari singaporeani (circa 75 dollari Usa) che, insieme a rilanciare l’interesse generale verso le attività culturali e consentirne un accesso facilitato per i cittadini maggiorenni (in particolare giovani e anziani) intende anche sostenere l’impiego nel settore, ancora in affanno nonostante la ripresa complessiva seguita alla pandemia di Covid 19.

Qualche critica si è manifestata da chi ritiene che i 300 milioni di dollari stanziati potessero essere utilizzati diversamente in una fase di alto costo della vita e di pressione sul mercato del lavoro. Ma molti sono anche i pareri favorevoli, basati su due elementi. Il primo: il pass contribuirà a sostenere le possibilità di lavoro e i redditi di tanti impiegati nell’organizzazione e nella conduzione di eventi live, mostre e laboratori artistici. Il secondo: la partecipazione a manifestazioni artistiche può essere di aiuto a livello individuale e collettivo, per superare momenti di difficoltà o trend sfavorevoli. Un esempio chiaro, sottolineano analisti locali, viene dalla realtà della pandemia, un tempo in cui molti si sono rivolti a musica, cinema, spettacoli, scrittura e lettura ottenendone un grande beneficio.

Proprio il successo di una iniziativa di quel periodo, il SingapoRediscover di cui SG Culture Pass ricalca l’esperienza, ha aperto la strada a un sostegno pubblico che non partisse da un intervento diretto, assistenziale, ma coinvolgesse la popolazione con un moltiplicatore di benefici.

Il 10 marzo si è aperta la registrazione per qualsiasi operatore del settore che intenda partecipare all’iniziativa accettando la carta in pagamento almeno parziale. La somma potrà essere spesa in un’unica o in più occasioni anche in parte con il contributo del possessore, in modo da estendere le possibilità e l’arco temporale di utilizzo. C’è anche chi ne suggerisce la distribuzione non solo via Internet e in modo virtuale, ma, almeno per coloro che non hanno capacità digitali sviluppate, di ritirarla in appositi centri dove gli addetti siano in grado di interagire con richiedenti di diversa appartenenza anagrafica, culturale e sociale, come pure di rendere possibile agli artisti di esprimersi al di fuori degli ambiti tradizionali per rendere possibile una maggiore fruibilità delle esperienze artistiche.

Infine, c’è chi auspica che il pass possa fornire l’occasione a molti singaporeani di rivalutare e, con la loro partecipazione, rilanciare la letteratura, le arti figurative e quelle teatrale e cinematografica locali.

Fonte : Asia