Di Adolescence su Netflix è anche creatore e co-sceneggiatore (assieme a Jack Thorne). Per realizzarla, Graham ha chiamato a sé gli artisti con cui aveva già lavorato in precedenza. Aveva già lavorato con il citato Thorne in This Is England ’86, ’88 e ‘90 , le serie che hanno regalato a Stephen il suo ruolo più bello. Ha voluto l’amica Christine Tremarco per interpretare sua moglie e, poi ha interpellato Erin Doherty e Ashley Walters, con lui anche in A Thousand Blows, Alla regia ha voluto Philip Barantini di Boiling Point. “Ci sono stati molti casi di accoltellamento in tutto il Paese”, ha spiegato. “Alcuni riguardavano ragazzi giovani che accoltellavano ragazze giovani”. In un episodio straordinario – siamo dalle parti di Peaky Blinders, Black Sails, Banshee – affronta la questione. La puntata è tutta costruita attorno a Jamie e alla sua psicologa, mentre viene messa a nudo tutta la rabbia inesplosa del ragazzino, che emergerà per la prima volta con una scioccante deflagrazione. La Doherty è davvero notevole, ma Owen Cooper è eccezionale, ancor più perché esordiente. Tramite lui Jamie si rivela vulnerabile, spaventato, spavaldo, diffidente, incapace di nascondere il bisogno di sentirsi accettato e apprezzato.
Courtesy of Netflix
Mentre lo si osserva sembra impossibile immaginarlo mentre uccide Katie, ma contemporaneamente ci si arrovella, chiedendosi cosa sia andato storto. Graham ha prodotto questa serie perché non riusciva a venire a capo delle notizie di cronache che leggeva. Ha voluto usarla per portare avanzare un’importante disamina sociale ma soprattutto per dire ai genitori: i nostri ragazzi non stanno bene: abbiamo la responsabilità di fare qualcosa, per aiutarli a navigare in un mondo sempre più folle, tossico e malato. “Speriamo di porre la questione abbastanza bene da far sì che inneschi una conversazione tra genitori e figli”
Fonte : Wired