Sonos abbandona in modo definitivo i lavori sul tanto anticipato dispositivo per lo streaming audio e video noto finora con il nome in codice di Pinewood. Già individuato in numerosi rumors e con funzionalità software ben avviate in fase beta, quella che doveva proporsi come una possibile alternativa a Apple Tv arriva dunque a fine corsa ed entra nella cerchia di device abortiti prima ancora del lancio sui mercati.
Ad anticiparlo è stato il portale statunitense The Verge che afferma come l’ufficialità del fine progetto sia stata comunicata durante l’ultima riunione aziendale di Sonos. L’amministratore delegato ad interim Tom Conrad avrebbe peraltro anche rassicurato sulla riassegnazione e ricollocazione dei dipendenti che finora avevano lavorato sull’hardware e sul software del dispositivo: vireranno ora verso altri dipartimenti e sezioni dell’azienda, quindi al momento non sono previsti licenziamenti. Tuttavia, è noto come Sonos abbia trascorso un 2024 piuttosto tormentato con la presentazione di alcune novità accolte bene da pubblico e critica, ma anche con difficoltà non indifferenti da affrontare, come la controversa applicazione ufficiale che ha causato non pochi grattacapi dopo l’ultimo aggiornamento.
Sul caso della cancellazione del progetto Pinewood non ci sono comunicazioni ufficiali sulla motivazione, ma una delle possibili spiegazioni riguarda l’assegnazione dello sviluppo del sistema operativo alla società The Trade Desk specializzata in servizi marketing, che lasciava presagire un’interfaccia ricca non soltanto di annunci ma anche di un corposo tracciamento delle attività degli utenti, una prospettiva di certo non così entusiasmante, soprattutto in questi tempi in cui si presta molto più attenzione alla privacy dei propri dati sensibili. Ora Sonos dovrebbe rimanere concentrata sui dispositivi già sul mercato e sul miglioramento della parte software. Non è escluso che in futuro possa rivederci un eventuale versione rivista dell’ormai defunto Pinewood, magari una volta riassestata la società e superate le problematiche attuali.
Fonte : Wired
