Niantic, l’azienda statunitense proprietaria di Pokémon Go, ha da poco siglato un maxi accordo da 3,85 miliardi di dollari per la vendita del suo settore gaming – che comprende oltre a Pokémon Go Pikmin Bloom e Monster Hunter Now – con Scopely, una società controllata dall’azienda saudita Savvy Game, a sua volta di proprietà del Public Investment Fund del governo arabo. L’accordo è stato annunciato ieri dalle rispettive compagnie, che non hanno fatto alcuna menzione di quello che accadrà ai dati di localizzazione dei 100 milioni di giocatori di Pokémon Go, una volta che finiranno nelle mani delle società saudite. Quello che sappiamo, invece, è che Niantic cederà anche le due applicazioni Campfire – che permette alle persone di incontrarsi nel mondo reale per giocare insieme a Pokémon Go – e Wayfarer – il programma di mapping della community di Niantic – il che significa l’accesso a un’altra grande quantità di dati.
Secondo quanto riferito da Niantic, la scelta di vendere alcuni tra i suoi titoli più noti è legata alla volontà di concentrarsi sul progetto della società parallela Niantic Spatial, impegnata a costruire un modello AI geospaziale che “consentirà ai computer non solo di percepire e comprendere gli spazi fisici, ma anche di interagire con essi in modi nuovi”. Quello che stupisce, però, è che Scopely è uno dei nuovi investitori anche di Niantic Spatial, il che fa pensare a un evidente interesse delle società saudite nei confronti dei dati degli utenti di Pokémon Go. Eppure, Scopely ci ha tenuto a far sapere che la privacy dei giocatori sarà sempre considerata una priorità, indipendentemente dalla compagnia proprietaria. “La protezione della privacy e dei dati dei giocatori è della massima importanza sia per Scopely che per Niantic – ha dichiarato la società saudita a 404Media – I dati dei giocatori sono sempre stati e continueranno a essere gestiti in conformità con le severe leggi e normative sulla privacy dei dati, oltre a essere conservati esclusivamente su server con sede negli Stati Uniti”.
Inoltre, Scopely ha precisato che “i dati sulla posizione condivisi dai giocatori di Niantic vengono conservati per un periodo di tempo limitato e utilizzati solo per operazioni di gioco essenziali, ad esempio per combattere gli abusi e risolvere i bug”. Questo significa che se i dati sulla posizione non sono più necessari per il gioco, vengono rimossi completamente dai sistemi di Niantic. Nonostante questo, quello che continua a preoccupare gli esperti di sicurezza è che un’enorme quantità di informazioni sensibili, finora controllata da un’azienda americana, a breve passerà nelle mani di un’altra, Scopely, completamente gestita da un conglomerato di società il cui maggior azionista è l’Arabia Saudita. Il fatto che le compagnie interessate all’accordo non abbiano fornito alcuna informazione aggiuntiva al riguardo, poi, non ha fatto altro che alimentare quest’ondata di preoccupazione.
Fonte : Wired