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I giudici di primo grado hanno condannato a quattro anni di reclusione un 30enne maestro di chitarra accusato di pornografia minorile. Ha convinto un’allieva 13enne ad inviargli foto intime.
Immagine di repertorio (Getty Images)
Quattro anni di reclusione è la condanna che i giudici di primo grado hanno stabilito nei confronti di un trentenne, maestro di chitarra, accusato del reato di pornografia minorile. Il processo si è svolto con il rito abbreviato e ieri c’è stato il primo grado. L’imputato, difeso dall’avvocata Emanuela Camerini, ha convinto una ragazzina di tredici anni, alla quale avrebbe dovuto insiegnare musica, ad inviargli delle sue foto intime. I giudici hanno accolto la richiesta a quattro anni di reclusione, avanzata dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo. La madre della ragazza con l’avvocato Fabio Clementi si è costituita parte civile.
Come riporta La Repubblica l’adolescente ha detto ai genitori di voler imparare a suonare la chitarra, così hanno chiamato il figlio di un loro conoscente, l’impiutato. L’insegnante e l’allieva si sono incontrati per fare una prima lezione, scambiandosi i rispettivi numeri di telefono, con la promessa di rimanere in contatto, per organizzare gli incontri successivi.
Gli investigatori in sede d’indagine hanno ricostruito diversi scambi di messaggi nelle chat tra i due. Il trentenne, una volta conquistata la fiducia della giovane, l’avrebbe convinta a spogliarsi e a scattarsi foto intime, per poi inviargliele. A scoprire cosa accadeva è stata la madre della ragazza, che si è insospettita per il comportamento della figlia, è riuscita a capire cosa fosse successo e ha denunciato il trentenne. L’uomo è stato subito accusato di pornografia minorile e ieri c’è stata la sentenza di primo grado.
Fonte : Fanpage