In queste ultime settimane si è parlato molto dell’uso dell’intelligenza artificiale nel mondo dello spettacolo, ma quello che (forse) è passato inosservato è che Netflix ha rimesso a nuovo la serie anni Ottanta A Different World – conosciuta in Italia come Tutti al college – utilizzando l’AI per aumentarne la risoluzione. Il risultato, come potete vedere sulla piattaforma di streaming, è stato tutt’altro che positivo. Le scene della serie non sembrano affatto migliorate, ma hanno anzi l’aspetto di vere e proprie allucinazioni dell’AI, con i corpi degli attori quasi deformati e gli scenari che restituiscono un effetto psichedelico in stile Matrix.
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Come fatto notare dallo sviluppatore Scott Hanselman in un video condiviso dal suo account TikTok, le bocche degli attori risultano essere del tutto deformate, dando l’idea che siano state incollate lì per caso. E anche gli oggetti sullo sfondo, come racchette da tennis o poster, hanno forme tutt’altro che realistiche. Insomma, i classici errori dell’AI generativa, resi pubblici in una serie in onda su una delle piattaforme di streaming più celebri di sempre. Fortunatamente, in Italia – così pure come all’estero -, la serie non ha mai raggiunto il successo di altre produzioni iconiche degli anni Novanta, come Beverly Hills 90210 o I Robinson. Questo significa che non saranno troppi gli spettatori che si dispereranno per la pessima fine fatta dai personaggi della serie.
Dall’altro lato, però, quello su cui è interessante riflettere è il ruolo che l’intelligenza artificiale avrà nel mondo dello spettacolo. Proprio la scorsa settimana, infatti, Amazon ha annunciato un programma di doppiaggio di serie tv e film Prime Video supportato dall’AI, il che significa che presto potrebbe decidere di abbracciare questa tecnologia anche in altri contesti, proprio come fatto da Netflix. Quello che tutti si augurano, però, è che il risultato sia migliore di quello ottenuto dal lavoro di ottimizzazione fatto su A Different World.
Fonte : Wired
