In Arabia Saudita l’incontro tra la delegazione ucraina e quella Usa per negoziare un cessate il fuoco con Mosca, dopo l’attacco di Trump a Zelensky del 28 febbraio. Il presidente ucraino: “Adesso Usa devono convincere” Putin. A breve contatti tra russi e americani, con il tycoon che conta di parlare in questi giorni con il presidente russo. E annuncia che inviterà nuovamente Zelensky alla Casa Bianca. Ripristinata l’assistenza americana a Kiev
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L’Ucraina ha appoggiato la proposta americana per 30 giorni di cessate il fuoco nella guerra con la Russia (GLI AGGIORNAMENTI LIVE), avanzata durante i negoziati di pace guidati dagli Stati Uniti a Gedda, Arabia Saudita, tra la delegazione di Kiev e quella di Washington. A questo punto è la Russia che deve dare il suo ok alla tregua. Il presidente ucraino Zelensky, assente all’incontro (come Trump), spinge quindi gli Stati Uniti: “Devono convincere” Mosca ad accettare l’accordo. Il capo della Casa Bianca lancia la palla a Putin: “Spero sia d’accordo con il piano, parlerò con lui forse questa settimana”, anche con l’auspicio di arrivare a un “cessate il fuoco totale nei prossimi giorni”. Nel frattempo partiranno nuovi contatti tra funzionari russi e americani e Trump ha già annunciato che inviterà nuovamente anche Zelensky alla Casa Bianca, dopo la visita dello scorso 28 febbraio finita con la cacciata del presidente ucraino dallo Studio Ovale.
Il ruolo dell’Europa, l’accordo sui minerali, la revoca dello stop agli aiuti Usa
Nella dichiarazione congiunta tra Usa e Ucraina rilasciata dopo i colloqui – durati più di 8 ore – la delegazione di Kiev ha ribadito “che i partner europei saranno coinvolti nel processo di pace”. Entrambe le parti informano poi che contano di concludere l’accordo sui minerali “il prima possibile”. Inoltre gli Usa hanno revocato immediatamente la sospensione degli aiuti all’Ucraina e della condivisione di informazioni di intelligence. L’assistenza alla sicurezza da parte degli Stati Uniti all’Ucraina è già stata ripristinata.
Focus anche su prigionieri e bambini ucraini
Nella dichiarazione congiunta la delegazione ucraina ha espresso “la profonda gratitudine del popolo ucraino al presidente Trump” e a tutti gli Usa. Un passaggio del testo evidenzia come sul tavolo si sia discusso anche dello scambio di prigionieri di guerra, del rilascio di detenuti civili e del ritorno dei bambini ucraini “trasferiti forzatamente” in Russia.
Ue: “Cessate il fuoco passo per una pace giusta per Kiev”
I vertici dell’Ue, Ursula von der Leyen e Antonio Costa, hanno commentato con soddisfazione quanto accaduto oggi: “Accogliamo con favore le notizie giunte oggi da Gedda sui colloqui tra Usa e Ucraina”. Bruxelles parla di “uno sviluppo positivo che può rappresentare un passo avanti verso una pace globale, giusta e duratura per l’Ucraina”, assicurando che “l’Ue è pronta a svolgere appieno il suo ruolo, insieme ai suoi partner, nei prossimi negoziati di pace”. Anche il premier inglese Keir Starmer loda l’intesa e fa sua l’affermazione secondo cui “ora la palla è nel campo russo” e Mosca “deve concordare con il cessate il fuoco”.
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La proposta dell’Ucraina
Da quanto era emerso, la delegazione ucraina avrebbe presentato all’incontro di Gedda una proposta di tregua nei cieli e nel mare come primo passo verso un accordo più ampio con la Russia. In pratica, prima di un cessate il fuoco totale la tregua riguarderebbe solo i bombardamenti in mare dal cielo (anche con i droni) e non i combattimenti a terra. Un cessate il fuoco parziale, quindi: interrompere gli attacchi aerei e nel Mar Nero “sono l’opzione più facile da attuare e monitorare ed è possibile cominciare da questo”, ha spiegato un alto responsabile ucraino all’Afp. Kiev propone anche uno scambio dei prigionieri di guerra. Washington ha già definito la proposta “promettente”. Tuttavia, gli Usa hanno avvertito che “l’Ucraina dovrà fare concessioni sui territori che la Russia ha preso dal 2014 come parte di qualsiasi accordo per porre fine alla guerra”.
Yermak: “Garanzie Usa fondamentali per accordo”
Prima dei colloqui con la controparte statunitense, parlando con i giornalisti, il capo dell’ufficio della presidenza di Kiev Andriy Yermak aveva ribadito che le garanzie di sicurezza degli Stati Uniti sono “molto importanti” affinché la Russia non possa attaccare di nuovo dopo il raggiungimento di un accordo. Yermak ha però rifiutato di parlare delle eventuali concessioni che l’Ucraina sarebbe disposta a fare per arrivare a un accordo di pace.
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Zelensky e Trump
Come detto, Zelensky e Trump non hanno partecipato agli incontri di Gedda. Il presidente ucraino ieri ha incontrato nella città dell’Arabia Saudita Mohammed bin Salman. “L’Ucraina ha cercato la pace fin dal primo secondo della guerra. E abbiamo sempre detto che l’unica ragione per cui la guerra continua è la Russia”, ha assicurato alla vigilia dei colloqui tra le due delegazioni. Il presidente Usa aveva detto di aspettarsi “buoni risultati” dai colloqui. “Ci siamo quasi”, ha dichiarato Trump, ma l’Ucraina deve mostrarsi “seria” nelle trattative di pace perché “non ha le carte”.
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Sondaggio, italiani prudenti su intervento in Ucraina
Secondo l’ultima rilevazione dell’istituto di ricerca YouTrend per Sky TG24, il 38% degli intervistati è contrario a qualsiasi invio di truppe. Poca la fiducia nei leader internazionali coinvolti: ne hanno molta/abbastanza il 28% per Zelensky, il 25% per Macron e il 20% per Trump. Sui dazi il 48% vorrebbe un rafforzamento dell’Europa, il 37% preferirebbe un compromesso per mantenere un rapporto con gli Usa. Nelle intenzioni di voto FdI rimane primo partito ma cala dell’1%, crescono leggermente Pd e M5S
Fonte : Sky Tg24