La scritta “Black Lives Matter” di Washington in memoria di George Floyd sta per essere rimossa

Lunedì 10 marzo sono ufficialmente iniziati i lavori per rimuovere la scritta “Black Lives Matter di Washington D.C. dipinta nel 2020 per commemorare George Floyd. Il 46enne di origini texane era stato ucciso la sera del 25 maggio di quell’anno dall’agente Derek Chauvin che lo aveva soffocato spingendo per 8 minuti il suo ginocchio contro il petto di Floyd. Dell’episodio era rimasta famosa la richiesta d’aiuto “I can’t breathe”, parole pronunciate mentre il poliziotto premeva il ginocchio sulla gola di Floyd, di fatto soffocandolo.

La scritta “Black Lives Matter” faceva riferimento all’omonimo movimento contro gli abusi della polizia nei confronti delle persone di colore, nato proprio dalle proteste contro l’uccisione di George Floyd. A dare notizia dei lavori è stato il presidente americano Donald Trump attraverso un video sul suo social network, Truth.

I lavori di rimozione

L’annuncio della rimozione della scritta è arrivata lo scorso 4 marzo da parte della sindaca di Washington Muriel Bowser, afroamericana e membro del Partito democratico. Il giorno prima, il deputato repubblicano Andrew Clyde aveva fatto pressioni proponendo al Congresso un disegno di legge per ridipingere la strada. Se il comune si fosse opposto, avrebbe perso milioni di dollari di finanziamenti pubblici per i trasporti.

La rimozione della scritta durerà circa sei settimane. Oltre a cancellare le parole dipinte, verrà anche modificata la strada, che era stata resa pedonale. Nel 2020 Bowser aveva infatti ribattezzato quel tratto della 16° strada “Black Lives Matter Plaza” e aveva assicurato che la scritta sarebbe rimasta per sempre.

Fonte : Wired