La Ruota del Tempo 3 è diventata grande (e non è più imbarazzante)

Il 13 marzo, con l’uscita dei primi tre episodi su otto, esce su Prime Video La Ruota del Tempo 3, terza stagione della serie tv di genere fantasy tratta dalla saga di romanzi di Robert Jordan. 

Per intenderci, quella in cui le donne hanno poteri magici che si usano facendo strani gesti con le mani, mentre tutti gli uomini coi poteri vengono catturati e rinchiusi onde evitare che riportino il mondo nel caos e nella distruzione. Tutti tranne uno, Rand al’Thor, che è la reincarnazione del Drago Rinato, l’unico in grado di fermare gli attacchi dell’Oscuro, il grande cattivo di questo mondo che ripercorre sempre la stessa storia come in una ruota del tempo, appunto. 

Abbiamo visto in anteprima i primi tre episodi di The Wheel of Time 3, ricevendone un’impressione decisamente positiva: per saperne di più seguiteci in questa recensione che inizia con la sintesi senza spoiler della trama.

Di cosa parla La Ruota del Tempo 3

Prima di immergervi nella nuova stagione, vi consigliamo di andare a rileggervi come finiva La Ruota del Tempo 2, quando Rand (Josha Stradowski) veniva ufficializzato come Drago Rinato dopo aver battuto il reietto, o meglio l’ex capo dei reietti Ishamael (Fares Fares), con l’aiuto dei suoi amici e compagni di avventura. 

Ma alla Torre delle Aes Sedai c’è fermento. Come abbiamo visto nella prima scena della nuova stagione, pubblicata in anticipo come da tradizione di questo universo, l’odiosa Liandrin (Kate Fleetwood), la Aes Sedai dell’Ajah Rossa che è al servizio dell’Oscuro (per provare a salvare il figlio dal suo inevitabile destino mortale, tra le altre motivazioni) si ribella al tentativo di imprigionarla e renderla innocua da parte di Siuan (Sophie Okonedo), il seggio di Amyrlin, e dà avvio a una insurrezione a cui si uniscono le altre cospiratrici della famigerata Ajah nera.

Scopo della battaglia tra Aes Sedai fedeli alla luce e quelle fedeli invece all’Oscuro è sottrarre dai sotterranei della Torre dei Sa’angreal, rarissimi oggetti antichi in grado di amplificare l’Unico Potere di chi li usa (alcuni sono Saidar e quindi utilizzabili solo da donne, altri sono Saidin e quindi a uso esclusivo degli uomini), e dei Ter’angreal, oggetti con specifici poteri, non per forza attivabili solo da chi incanala, e in qualche modo riproducibili. Questo furto è ovviamente finalizzato a rafforzare la fazione dell’Oscuro, che si prepara alla grande battaglia finale con il Drago Rinato. 

Nel frattempo Rand è ancora con Moiraine (Rosamund Pike) e il suo custode al’Lan (Daniel Henney), l’amata Egwene (Madeleine Madden), la saggia Nynaeve (Zoë Robins), la principessa Elayne (Ceara Coveney), i vecchi amici Perrin (Marcus Rutherford) e Mat (Dónal Finn), il caro vecchio Ogier di nome Loial (Hammed Animashaun), le guerriere Aiel e tutti gli altri che lo hanno aiutato nella battaglia della scorsa stagione. 

Ma ormai sappiamo che non conviene stare troppo vicini a Rand, perché prima o poi il suo grande potere lo farà impazzire. Perciò ancora una volta le forze del bene si dividono, con l’obiettivo di raccogliere altre forze per la prossima battaglia contro i reietti. Tra cui non figura più Lanfear (Natasha O’Keeffe), che come ricordiamo dalla stagione finale è ora ricercata dalla ex collega Moghedien (Laia Costa), che vuole farla fuori per compiacere l’Oscuro dopo che Lanfear gli ha preferito l’amore per Rand (reincarnazione del suo amato Lews Therin), anche a costo di sacrificare Ishamael.

A questo punto il ripasso di tutti questi complicatissimi nomi è completato, siete pronti per guardare con cognizione di causa il trailer di La Ruota del Tempo 3, a fondo recensione. Ma prima ecco il nostro parere su questa prima parte della terza stagione.

La Ruota del Tempo 3 è la stagione migliore di tutte 

Forse è ancora presto per dirlo, ma finora questa terza stagione di The Wheel of Time è stata la migliore vista fin qui. Soprattutto la più convincente e avvincente. 

Nella prima stagione ci è voluto un po’ di impegno per concedere fiducia e credibilità a questa serie in cui la magia viene esercitata in modo coreograficamente un po’ buffo, con quei movimenti rotatori delle braccia che ci sembravano un po’ forzati. 

Ora, sarà anche perché ci siamo in parte abituati, ma l’impressione è che le scene di battaglia a colpi di Unico Potere siano più credibili, senza quell’alone di imbarazzo che c’era all’inizio. 

Come se, insieme a Rand e ai suoi amici dei Fiumi Gemelli, fosse maturata tutta la serie, che ora ha una narrazione più emotivamente coinvolgente e allo stesso tempo più chiara, senza perdere un briciolo della mestosità visiva che la contraddistingue fin dall’inizio. 

Una chiarezza narrativa che si distende a dispetto di un mondo dove il bene e il male si intrecciano pericolosamente, trascinando il pubblico in un percorso irto di colpi di scena e di reazioni inaspettate. 

Ci sono nuovi personaggi in questa Ruota del Tempo 3, di cui vi avevamo già accennato qualcosa in sede di presentazione della nuova stagione. Nuovi personaggi che permettono alla storia di Jordan di acquisire nuovi orizzonti e nuove prospettive, sommandosi agli altri di cui abbiamo imparato a conoscere pregi e difetti. 

La Ruota del Tempo 3 si presenta dunque come una stagione di elevata complessità, ma almeno nei primi tre episodi su otto questo universo fantasy ha saputo catapultarci senza sforzi al centro di esso: se continua così, questa terza stagione potrebbe essere quella della consacrazione definitiva. 

Voto: 8.3

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Fonte : Today