Il messaggio principale lanciato dalla World Sleep Society è “Fai della salute del sonno una priorità”
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Come ormai ogni anno, il 14 marzo 2025 si celebrerà in tutto il mondo la Giornata Mondiale del Sonno (World Sleep Day). Dedicata alla cultura e consapevolezza dell’importanza del sonno, la ricorrenza si celebra nel venerdì che precede l’equinozio di primavera. La giornata è promossa dalla World Sleep Society e, in Italia, dall’Accademia Italiana di Medicina del Sonno -AIMS– (precedentemente denominata “Associazione Italiana di Medicina del Sonno”).
Che cosa è il “power nap”
Un tempo si chiamava pisolino, adesso che siamo diventati tutti più esterofili si dice “power nap”, termine coniato dallo psicologo ed ex professore James Maas. In molte culture, il pisolino pomeridiano è un rituale di ogni giorno. I sudamericani sono noti per la siesta, i lavoratori giapponesi per concedersi un breve momento di sonno all’ora di pranzo noto come “hirune” mentre giganti della tecnologia come Google, Samsung e Facebook dispongono tutti di Nap Pod nei loro uffici, per consentire ai lavoratori di riposarsi sul luogo di lavoro.
Sonnellino potenziante
Fare il pisolino, soprattutto dopo mangiato, è un istinto primordiale: infatti tra le 13 e le 14 la temperatura corporea si abbassa leggermente, diminuendo la nostra vigilanza per invitarci al sonno. Però il power nap (che in italiano potrebbe essere tradotto come “sonnellino rigenerante”) diventa veramente efficace se si rispettano alcune regole: innanzitutto coricarsi entro le 15 per non condizionare il riposo notturno. Poi il sonno deve essere breve, oltre la soglia dei 20 minuti dall’addormentamento i benefici vengono superati dagli svantaggi. Vediamo nello specifico cosa succede al nostro corpo (e soprattutto alla nostra mente) durante il sonnellino pomeridiano, a seconda della sua durata.
Pisolino corto: dai 10 ai 20 minuti
La durata ideale del pisolino per una “ricarica veloce” va dai 10 ai 20 minuti: il sonno resta nelle fasi superficiali rendendo facile il risveglio. Dormire soltanto per cinque minuti non migliora quasi le prestazioni cognitive (memoria, concentrazione, vigilanza), mentre farlo per 10 minuti innalza parecchio i risultati delle prestazioni da subito dopo il risveglio fino a 2 ore e mezza dopo.

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Cosa dice la scienza
Nel 2023, un gruppo di ricercatori dell’University College di Londra e dell’Università della Repubblica dell’Uruguay ha analizzato – in collaborazione con l’UK Biobank – frammenti di DNA di 35mila lavoratori d’età compresa tra i 40 e i 69 anni abituati a dormire una ventina di minuti durante la giornata lavorativa. Il cervello di queste persone è risultato di 15 centimetri cubi più grande rispetto a quello delle persone che non avevano questa abitudine, il che si traduce in un ritardo dell’invecchiamento cerebrale compreso tra i 3 e i 6 anni. Un volume più piccolo è inoltre collegato a livelli più alti di cortisolo, l’ormone dello stress, e alla possibilità di soffrire di apnee notturne, malattie cardiovascolari e neurologiche.

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Giornata Mondiale del Sonno, 15 mete per una perfetta “sleepcation”
Si celebra oggi il World Sleep Day, appuntamento annuale che, dal 2008, cade il venerdì prima dell’equinozio di primavera. Abbiamo chiesto al portale PiratinViaggio.it di suggerirci alcune mete per una vacanza all’insegna del ‘buon dormire’ e del relax. Ecco i nostri consigli: da una notte tra le nevi dell’hotel più alto d’Europa, in Val Senales, a un sonno al profumo di cioccolato in un glamping in Slovenia, fino ancora a un soggiorno tra i cuscini di una Spleeping Suite a Los Angeles a cura di Costanza Ruggeri
Fonte : Sky Tg24