Papa Francesco, i medici hanno sciolto la prognosi: “I miglioramenti si sono consolidati”

Ci sono notizie positive sulla salute di Papa Francesco. “Le condizioni cliniche del Santo Padre continuano ad essere stabili” fa sapere  il Vaticano nel bollettino diffuso questa sera, lunedì 10 marzo. “I miglioramenti registrati nei giorni precedenti si sono ulteriormente consolidati, come confermato sia dagli esami del sangue che dall’obiettività clinica e dalla buona risposta alla terapia farmacologica. Per tali motivi – si legge – i medici nella giornata di oggi hanno deciso di sciogliere la prognosi”. 

Papa Francesco: cosa vuol dire che i medici hanno sciolto la prognosi

È una notizia importante dal momento che finora, da quando il Papa è stato ricoverato, si è sempre parlato di “prognosi riservata”. Questa espressione viene utilizzata quando la previsione del decorso di una malattia non è possibile, in quanto possono esserci evoluzioni impreviste, anche molto gravi. Quando la prognosi viene sciolta invece i medici possono invece pronunciarsi con più certezze sul decorso della malattia. In questi casi il paziente viene generalmente considerato fuori pericolo.

“Sarà necessario continuare la terapia farmacologica”

Dall’ospedale Gemelli fanno comunque notare che “in considerazione della complessità del quadro clinico e dell’importante quadro infettivo presentato al ricovero, sarà necessario continuare, per ulteriori giorni, la terapia medica farmacologica in ambiente ospedaliero”.

Nel bollettino di questa mattina il Vaticano aveva reso noto che Papa Francesco ha trascorso una “notte tranquilla” e ha ripreso le terapie per curare la polmonite bilaterale, ovvero la fisioterapia motoria e quella respiratoria. Bergoglio continua a ricevere ossigeno ad alti flussi di giorno e la ventilazione con la maschera per l’ossigeno di notte per riposare meglio. La dieta del Papa, viene spiegato oggi dalle stesse fonti, “comprende anche cibi solidi”. 

Questa mattina il Santo Padre ha potuto seguire gli “esercizi spirituali” in collegamento con l’aula Paolo VI, ha poi ricevuto l’Eucarestia e si è recato nella cappellina dell’appartamento privato per un momento di preghiera. Nel pomeriggio si è nuovamente unito agli esercizi spirituali della Curia, seguendo in collegamento video (senza però essere visto dai cardinali). Durante la giornata ha alternato la preghiera al riposo.

Fonte : Today